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Emergenza rifiuti a Roma, è invasione di topi: ma il bando per la derattizzazione è fermo

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Rifiuti a Roma

Roma sommersa dai rifiuti, questo è quello che emerge dalle recenti stime nella Capitale: Ecoitaliasolidale fa il punto della situazione.

Peccato Capitale. L’emergenza rifiuti e l’allarme ambientale gettano Roma nello sconforto, ma il problema principale non sembrerebbe essere soltanto il clima. La gestione recente di determinate questioni fa sì che tornino a galla – per usare un termine familiare – determinate questioni lasciate in sospeso: la città è invasa da cinghiali, zecche, pulci e roditori. Non sono frasi fatte, ma constatazioni reali che ha messo nero su bianco Piergiorgio Benvenuti, Presidente di Ecoitaliasolidale, che non solo fa il punto della situazione ma sottolinea come l’Amministrazione capitolina in tal senso sia ferma da anni.

Comincia dalle promesse non mantenute della Raggi fino alle criticità della giunta Gualtieri: “Non servono miracoli, ma cose concrete”. Evitare questo degrado è, quindi, possibile secondo Benvenuti. Diventa imperativo nell’anno del Giubileo. Il processo di avvicinamento alle migliorie, però, deve partire molto prima con una programmazione adeguata. Roma, attualmente, viene definita come una “giungla” e, secondo Benvenuti, non serve a niente tirare in ballo l’America: il modello USA, che ha fatto della sterilizzazione e disinfestazione ‘non crudele’ un punto di forza, ha investito milioni di dollari sul tema.

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Emergenza rifiuti, topi e non solo invadono la Capitale: il rapporto di Ecoitaliasolidale

La questione nella Capitale è molto più complessa perchè resta in sospeso nei dibattiti. Quindi non si può mai arrivare – stando alla ricostruzione di Ecoitaliasolidale – a un punto comune per dare il via ai piani di risanamento. Occorre aspettare i prossimi bandi, ma forse il tempo non c’è. La situazione sta degenerando oltremodo, per questo il movimento ecologista chiede maggiore presenza e soprattutto consapevolezza alle istituzioni per prendere coscienza di qualcosa che, purtroppo o per fortuna, è già sotto gli occhi di tutti.

Nella speranza che intervenire non sia soltanto un atto dovuto, ma il prodotto di una cooperazione frutto di strategia e possibilità. Si è aspettato anche troppo, secondo Benvenuti, ora è il momento del passo successivo: fatti, dopo tanti – forse troppi – buoni propositi disattesi. 

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