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Meteo, perché i cieli di Roma da giorni sono coperti di sabbia

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polvere Sahara

Da alcuni giorni i residenti lamentano la presenza di una fastidiosa polvere che ricopre di una patina sabbiosa piante e auto. Decine le segnalazioni in tutta Roma. 

La polvere del Sahara si sposta verso l'Italia
Le polveri del Sahara tornano a Roma secondo il meteo: i pericoli per la salute dei cittadini (credits @ilmeteo.net) – Ilcorrieredellacitta.com

 

Un nuovo disagio incombe su Roma, con il meteo che già da alcune settimane ha previsto il ritorno della sabbia del Sahara. Sono diverse le segnalazioni dei residenti che da giorni avvistano sul tettuccio della propria auto o di quelle ferme in sosta una patina sabbiosa e giallastra. Si tratta di polveri sottili provenienti dal deserto del continente africano, che medici ed esperti dicono siano molto problematiche per la salute. Secondo gli studi effettuati nell’ultimo mese, tali granelli di sabbia sarebbero capaci di provocare delle fastidiose infiammazioni polmonari, a cominciare da un cospicuo aumento dei casi di tracheite nella Capitale e da ricondursi prettamente a questo fenomeno. 

Il ritorno della sabbia del Sahara a Roma secondo il meteo

Il forte vento ha riportato la sabbia del Sahara sul territorio capitolino e le diverse località del Lazio.  Come spiegato su Il Messaggero a fine maggio dal professor Francesco Lombardi, pneumologo del Policlinico Gemelli di Roma, il medico ha spiegato come sia necessario tornare a proteggere le vie aeree in questo periodo per evitare problemi di salute. Il suo consiglio, da esperto, è quello di evitare uscite fuori di casa durante le tormente di vento e, se costretti a farlo, utilizzare a propria tutela le mascherine FFP2 o FFP3 per non assorbire le particelle di sabbia.

La situazione peggiorata dall’inquinamento urbano

Il ritorno della sabbia del Sahara vede, almeno adesso, anche un altro agente che aggrava il quadro cittadino. Suo grande alleato, a discapito della nostra salute, è l’inquinamento provocato da combustioni nell’aria, che ci espone ulteriormente al particolato inorganico. Una situazione che, nel concreto, ci espone ulteriormente alle polveri sottili, uno scenario che si rivela molto dannoso per la salute delle nostre vie aeree, soprattutto per i polmoni. 

Ecco perché si teme l’impennata d’infezioni o irritazioni respiratori se il fenomeno dovesse proseguire, disagi che possono tradursi in faringiti o tracheiti se sottovalutati nel lungo periodo. Problemi più seri, inoltre, potrebbero sorgere con delle persone già fragili sul piano fisico o che soffrono con patologie polmonari, per cui questa ondata di polvere potrebbe solo aggravare le condizioni.

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