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Ragazza violentata nel parco a Villa Gordiani, il quartiere si stringe attorno alla 22enne

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I cittadini di Villa Gordiani sono indignati, pieni di dolore e compassione nei confronti della 22enne che nella mattinata di oggi, 5 marzo, è stata aggredita alle spalle mentre faceva jogging nel parco e, dopo essere stata immobilizzata e messa a tacere con una mano sulla bocca, è stata brutalmente violentata da uno sconosciuto.

L’uomo, dopo aver abusato della ragazza, è poi fuggito senza lasciare tracce. Sulla vicenda indaga la polizia, mentre la giovane, violata nel corpo ma soprattutto nell’anima, è stata trasportata in ospedale. Colpiti nel profondo dalla vicenda, gli abitanti del quartiere hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla giovane, anche lei residente in zona, apponendo uno striscione all’ingresso del parco con la scritta “Non sei sola! Il quartiere è con te!”

Stupendo, poi, il post pubblicato da Daniele Bellardini, un cittadino del quartiere:

“Ciao, non ti conosco (forse) ma è tutto oggi che sento parlare di Te, ho letto quel che ti è accaduto. So l orario , la tua età , quel che stavi facendo ma quello che non saprò mai è come stai?
Quando alcuni fatti avvengono seppur nella tua città li senti lo stesso distanti, ma quando capita proprio dove sei nato, cresciuto e dove ora tuo nipote va a giocare è diverso, li senti vicini,quasi tuoi. Inutile dirti che mi dispiace, per molti, troppi motivi, uno dei quali è perché non lo meriti Tu, non lo merita nessuna, la libertà di fare una cosa normale come correre non può e non deve essere cancellata da atti vili e orribili come quello cha hai subito Tu , non deve esistere paura nelle teste di chi vive. Un altro motivo è perché il quartiere è una grande comunità e ovviamente quando accadono cose brutte ci sentiamo colpiti nel profondo quindi mi dispiace non poter aver fatto nulla per evitare tutto ciò. Mi sento di dirti che la Tua forza ora esploderà e Tu lotterai per cercare di sentirti meglio! Probabilmente vedrai tutto buio adesso, sarai arrabbiata, ma non lasciarti accecare anzi cerca lo spiraglio che ti riporterà alla luce, trasforma la rabbia in qualcosa di meglio, di positivo! Il quartiere c’è , siamo qui! Penso di poter parlare a nome di ognuno di loro! Tu non sei sola! Riprenditi presto. Vogliamo sapere che stai bene!”

Segni di affetto a cui, virtualmente, si unisce anche tutta la redazione de Il Corriere della Città.

(foto Andrea Braconi da Villa Gordiani)

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