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Roma, ‘Nonna ho bisogno di soldi o arrestano mamma’: ultraottantenne consegna tutti i gioielli

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Polizia Roma

Estorsione aggravata ai danni di un’ultraottantenne. Un 21enne campano è riuscito a carpire la fiducia dell’anziana vittima per sottrarle dalla cassaforte tutti i gioielli. Per questi fatti è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti  del giovane ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dalla Polizia di Stato.

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Polizia arresta un truffatore 21enne che ha sottratto tutti i gioielli a un’anziana – foto repertorio – ilcorrieredellacitta.com

Truffa a un’anziana

Il reato si è consumato a settembre scorso e rappresenta, ancora una volta una “truffa ai danni di anziani“. Un raggiro tra i più diffusi che ha avuto come vittima ultraottantenne la quale ha ricevuto una telefonata di aiuto da un falso nipote in cerca soldi per pagare una grossa multa e salvare la madre appena arrestata. Ma il truffatore ha capito, nel corso della telefonata, che l’anziana non era sola in casa, quindi con un escamotage, è riuscito ad isolarla e a convincerla poi a far entrare nell’abitazione un complice. È stato quest’ultimo poi a farsi aprire la cassaforte ed a rubare tutti i gioielli.

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Polizia – foto di repertorio – ilcorrieredellacitta.com

Le indagini che hanno consentito alla Polizia di risalire al 21enne

Le indagini, condotte fin da subito dagli agenti del VIII Distretto Tor Carbone, con l’apporto della Polizia Scientifica, hanno portato ad individuare un sospettato, ovvero un 21enne campano quale presunto autore materiale del reato. Ulteriori conferme sono arrivate dagli accertamenti condotti con il coordinamento della Procura di Roma e proprio con gli elementi acquisiti, la stessa Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere.

Il giovane è finito in carcere

Sono stati gli agenti di Tor Carbone a rintracciare il giovane nella sua abitazione di Casalnuovo di Napoli e, dopo gli atti di rito, lo hanno condotto nel carcere di Poggioreale.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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