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Aprilia, eroi al supermercato: direttore e vice salvano cliente colto da infarto con 40 minuti di massaggio cardiaco

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E’ stato colto da un infarto mentre faceva la spesa all’Esselunga, ad Aprilia, ma il tempestivo intervento del direttore e del vicedirettore del supermercato gli ha salvato la vita. E’ accaduto nella mattina di venerdì 8 gennaio.

Colto da infarto all’Esselunga: salvato da direttore e vicedirettore

Un uomo di 60 anni stava girando tra le corsie del supermercato quando, improvvisamente si è accasciato a terra in preda ad un forte malore. Dopo un momento di panico nel supermercato, il direttore Alessandro Giannone e il vicedirettore Luca Piluso si sono precipitati dall’uomo per soccorrerlo. I due dirigenti, infatti, sapevano come gestire la situazione, dato che avevano da poco svolto un corso di “cardioprotezione” organizzato da Esselunga proprio per prevenire gli infarti nei supermercati. 

In attesa dell’ambulanza, Giannone e Piluso hanno praticato un lungo massaggio cardiaco all’uomo, durato 40 minuti, nel quale si sono alternati incessantemente. Senza perdersi d’animo, i due giovani dirigenti hanno continuato a seguire la procedura fino a quando l’uomo non ha ripreso conoscenza. 

“Non respirava, non aveva battito”, racconta il direttore Giannone. “Era praticamente andato. Non abbiamo aspettato un secondo perché abbiamo capito dai corsi che abbiamo seguito: abbiamo iniziato subito a praticare il massaggio cardiaco, e gli abbiamo attaccato il defibrillatore che ha dato una sola scossa nell’arco dei 40 minuti di intervento. Dopo 25 minuti il cliente si ha ripreso coscienza, farfugliava, diceva parole a caso, ma era cosciente e respirava. Ho capito che era tornato tra noi quando è riuscito a dirmi come si chiamava.
Facevamo il massaggio, alternandoci: io da solo non ce l’avrei mai fatta. Per fortuna eravamo in due ed entrambi formati”.

Sul posto sono poi arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il 60enne presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Giannone il giorno seguente ha telefonato in ospedale per sapere le condizioni dell’uomo.

“Ho chiamato l’ospedale e ho chiesto all’infermiera di fargli avere il mio numero – racconta il direttore – e lui dopo cinque minuti mi ha richiamato. Quando ho sentito la sua voce ho capito che avevo salvato una vita: quella voce mi ha riempito il cuore”.

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