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Coronavirus, tornano le zone rosse e arancioni: stavolta rischia anche il Lazio

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L’Italia a colori, ma quali? Terminate le festività natalizie con il rosso e l’arancione per tutti, si torna alla differenziazione a seconda dell’indice Rt di ogni singola regione. E stavolta a rischiare è anche il Lazio. Fatto salvo che per i giorni del 9 e 10 gennaio 2021, si prevede l’Italia intera in zona arancione, con bar e ristoranti chiusi, anche se resterà consentita la vendita di cibi d’asporto (fino alle 22) o la consegna a domicilio, quello che andremo a vedere è cosa succederà in seguito, soprattutto da quando scadrà il DPCM attualmente in vigore. 

I colori in base all’RT

Il Governo prende le sue decisioni in base al monitoraggio dell’indice Rt. Cosa vuol dire questo? Che se una Regione dovesse superare un determinato livello di Rt, allora il colore cambierebbe di conseguenza. La Regione Lazio ad esempio, se pure con un aumento di casi positivi, è riuscita finora a limitare i danni, per tentare di rimanere nella zona gialla. Tuttavia l’Rt è molto vicino all’1 e se dovesse superarlo, rischierebbe di finire in zona arancione per la prima volta, con le conseguenti restrizioni più severe. Altre Regioni sono a rischio di trovarsi in fascia arancione se non addirittura rossa. La Calabria, ad esempio, è molto fragile a livello sanitario e in più possiede un livello di Rt ben superiore all’1, rischiando quindi di rientrare nella fascia rossa. Friuli-Venezia Giulia è in una situazione analoga a quella del Veneto con Rt vicina all’1. Altre regioni invece, godono di un Rt molto basso, che consentirà la zona gialla, come ad esempio l’Umbria. Le Regioni che quasi sicuramente si ritroveranno arancioni sono Abruzzo, Puglia e Lombardia, a causa di incremento di ricoveri. La Sicilia è un caso molto particolare in quanto ieri è risultata essere la terza regione per numero di nuovi positivi: oltre 1.500 con poco più di 9.500 tamponi.

Dunque, chi è che potrebbe restare in zona gialla e non rischiare la zona arancione? Probabilmente la Sardegna, Toscana, Piemonte, Molise e il Lazio, che però come già anticipato si trova in “bilico” a causa di un Rt molto vicino all’1.

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