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Aumento delle tariffe autostradali: la Città Metropolitana si oppone

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La Città Metropolitana sollecita il Governo per annullare l’aumento del pedaggio autostradale, scattato il 1° gennaio 2016, nei tratti percorsi quotidianamente dai pendolari del territorio metropolitano che si spostano da e verso la Capitale. Gli aumenti, si specifica nella mozione approvata l’11 gennaio dal Consiglio Metropolitano, colpiscono con eccessiva severità i pendolari di Roma e delle città di Tivoli, San Gregorio da Sassola, Castel Madama, Vicovaro, Mandela, Cineto Romano, Roviano, Arsoli, Riofreddo, Civitavecchia, Fiumicino e quanti da altri Comuni della Città Metropolitana sono costretti a servirsi dell’A24 e dell’A12. Inoltre, il tratto urbano tra Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini non dovrebbe essere soggetto a tariffa.

“L’aumento previsto – dichiarano in una nota congiunta il Vice Sindaco della Città Metropolitana Mauro Alessandri e il Consigliere Delegato alla Viabilità e Mobilità Massimiliano Borelli – è contrario al concetto stesso di area metropolitana, tra i cui obiettivi è prioritaria la gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione. “Portando avanti l’impegno preso in Consiglio – proseguono Alessandri e Borelli – abbiamo immediatamente inoltrato una richiesta al Ministro Delrio e al Presidente della Commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, per sostenere le ragioni dei nostri cittadini e sollecitare il Governo ad ottenere la proroga al 2016 dell’agevolazione tariffaria per i pendolari entro i 50 km, nel solco delle indicazioni già espresse dal MIT ai concessionari autostradali. “Si tratta di un provvedimento iniquo – concludono Alessandri e Borelli – che colpisce ingiustamente i nostri cittadini. Per tale ragione l’Amministrazione Metropolitana sta facendo il possibile per trovare una soluzione”.

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