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AUTOSTRADA ROMA-LATINA, L’APPOGGIO DEL SINDACO DE FUSCO AL MOVIMENTO “NO CORRIDOIO”

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Si è svolto ieri pomeriggio il presidio del Movimento No Corridoio Roma-Latina davanti al Ministero delle Infrastrutture, a Porta Pia. La protesta, diretta al Governo e alla Regione Lazio, si scaglia contro la progettazione del collegamento A12-Tor de Cenci, 16 chilometri che costeranno 500 milioni di euro ed avranno come conseguenza un impatto ambientale fortissimo, da momento che al nuovo asfalto si unirà il cemento per un maxi viadotto su cui è previsto il passaggio di 15,5 mila veicoli al giorno, tra automobili e mezzi pesanti.  “16 km totalmente in viadotto – scrive in una nota ufficiale il portavoce del Movimento Gualtiero Alunni – galleria e un ponte di 1,5 km, alto 25 metri, dove centinaia di TIR e auto private provenienti dal nord e sud Italia faranno “compagnia” alle auto private bloccate quotidianamente in file interminabili, con la beffa del pagamento del pedaggio”. Il Movimento non si limita alla protesta, ma lancia proposte, come la messa in sicurezza di tutta la Pontina fino a Terracina, e non soltanto fino a Latina Nord come disposto dal progetto, e tutta una serie di interventi improntanti su modelli di mobilità sostenibile, come la progettazione e costruzione di una metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea; il potenziamento delle reti ferroviarie pontine, partendo dal raddoppio del binario Nettuno – Roma; il ripristino di 20 corsie sulla linea Roma Latina, eliminate per l’entrata in funzione dalla Tav; la costruzione di parcheggi di scambio alle stazioni. Appoggio e sostegno a quanto dichiarato dal portavoce del Movimento arriva oggi dal Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, sin dall’inizio contrario al progetto del corridoio Roma-Latina: “L’opera che Governo e Regione stanno portando avanti – ha dichiarato il Primo Cittadino – non è soltanto costosa e dannosa per il territorio su cui insiste, ma è soprattutto un’opera inutile, che non dà soluzioni ai problemi di viabilità che quotidianamente residenti e pendolari incontrano per spostarsi da e verso la Capitale. Per i cittadini di Pomezia e Ardea i disagi resteranno gli stessi, se non amplificati, visto che ad oggi gli ingorghi si registrano all’altezza di Spinaceto-Tor de Cenci, zona destinata da progetto al collegamento con l’A12, che, come si può facilmente immaginare, comporterà la circolazione di migliaia di automobili e TIR in più. La mia Amministrazione è assolutamente contraria alla scelta del Governo e della Regione Lazio: il Corridoio Roma-Latina si traduce nella nostra Città in centinaia di ettari di terreni espropriati, abbattimento di case, chiusura di aziende agricole con conseguente perdita di posti di lavoro, per non parlare dell’inquinamento. E’ assurdo che non si investano questi soldi nella mobilità su rotaie, la famosa metropolitana leggera, progetto che da anni proponiamo come alternativa sostenibile ed efficace insieme al Comune di Ardea e al Movimento No Corridoio. Oggi sono vicino agli attivisti in presidio per dire “no” a chi guarda ad un futuro su quattro ruote senza curarsi dell’ambiente, del territorio, dei cittadini”.

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