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CARO ACQUA: PARTE LA PETIZIONE

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Cara, carissima acqua. Ieri gli esponenti del centrosinistra di Ardea si sono riuniti con i cittadini in un’assemblea pubblica per contestare le tariffe che il Comune rutulo fa pagare ai suoi abitanti, cifre che superano più del doppio quelle dei paesi vicini. Dalla tabella stilata da PD, PSI, SEL, IDV, Verdi e Rifondazione risulta che ad Ardea si paga quasi sempre di più, per toccare il massimo quando si tratta di un nucleo familiare di 5/6 persone, cosa non infrequente, la differenza in aumento è di circa 200 euro. Di comune accordo con i cittadini, gli esponenti politici hanno fatto partire una petizione popolare indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ed al Sindaco di Ardea Carlo Eufemi, ai quali si chiede ragione di tali disparità ed il ripristino di tariffe più eque. Soddisfatti i promotori dell’iniziativa, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini. “Numerosi sono stati gli interventi dei cittadini: tutti hanno sottolineato la necessità che il sindaco Eufemi faccia chiarezza sulla situazione e dia anche alcune risposte relativamente alla condotta della società Idrica che sembrerebbe non abbia rispettato il dettato convenzionale relativo al reinvestimenti degli utili in opere pubbliche del comune per il trenta per cento”, hanno affermato dopo la riunione. Il testo della petizione contiene la richiesta alle autorità affinché, ciascuna per quanto di competenza, si attivino “per contribuire a risolvere la grave situazione di Ardea, con particolare riferimento per l’eccesivo carico finanziario che grava sull’acqua potabile, soprattutto in un momento così delicato della vita economica e sociale delle famiglie”. La raccolta delle firme sarà conclusa entro la fine di Dicembre

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