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DI.MA., AIAZZONE ED EMMELUNGA: TUTTI DAL PREFETTO

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Si è svolto questa mattina l’incontro organizzato in tempi record con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, per discutere delle situazioni di crisi che imperversano sui lavoratori di Pomezia ed in particolar modo su dipendenti della Di.Ma Costruzioni e dei mobilifici Aiazzone – Emmelunga. Dopo la richiesta fatta appena due giorni fa dal Sindaco di Pomezia, a cui i lavoratori si erano rivolti per un’intermediazione, il tavolo Istituzionale tra le parti interessate ha avuto luogo a Roma.\n\nInizialmente si è discusso della crisi occupazionale che sta interessando gli operai della Di.Ma. : alla riunione erano presenti, oltre al Prefetto, il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pomezia Anna Mirarchi, i rappresentanti sindacali dei lavoratori, l’amministratore delegato della Di.Ma Luca Egidi e l’imprenditore Raffaele Di Mario, nonostante ieri avesse affermato che, per problemi organizzativi, non sarebbe potuto essere presente. Ma l’urgenza e l’importanza della questione sono state poste in primo piano e Di Mario ha mostrato la sua disponibilità al dialogo. Dopo un confronto con i sindacati e la proprietà, il Prefetto ha dichiarato che formulerà ufficiale richiesta all’amministratore affinché si verifichi se i soldi depositati sul conto bancario siano o meno disponibili per pagare gli stipendi ai lavoratori. Questo perché, se da una parte Di Mario sostiene che i fondi ci sono e sono sufficienti, dall’altra l’Ammnistratore delegato scelto a gennaio dalle banche, il dott. Egidi, sostiene il contrario. Il Prefetto ha quindi chiesto che gli venga relazionato – in breve tempo e nero su bianco – il dettaglio della reale situazione economica e finanziaria del gruppo.\n\nDopo questa decisione, che rimanda la definizione finale ad un prossimo futuro, in Prefettura si è passati ad analizzare la situazione inerente ai dipendenti dei mobilifici facenti capo all’ex B&S, ora Panmedia. Il dott. Pecoraro ha dimostrato ancora una volta la massima disponibilità della Prefettura, che si farà portavoce presso il Ministero del Lavoro per sveltire la convocazione di un tavolo finalizzato a discutere l’avvio di una cassa integrazione per crisi che possa garantire sostegno a tutti i 730 lavoratori che le società impiegavano su tutto il territorio nazionale utilizzando i marchi Aiazzone ed Emmelunga.\n\nNel frattempo l’amministrazione comunale di Pomezia cercherà di fare il possibile per aiutare concretamente le famiglie in crisi. Il sindaco Enrico De Fusco ha difatto accolto la proposta dei sindacati finalizzata a sostenere un fondo di solidarietà proprio a sostegno dei lavoratori.\n\nLa CGIL del Comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferro-Subiaco, attraverso le proprie strutture di Categoria, FILLEA (edili) e FILCAMS (commercio e servizi) hanno partecipato attivamente all’incontro. “Per quanto attiene alla DI.MA. – spiegano dal sindacato – il confronto ha riguardato la possibilità di reperire una somma sufficiente ad erogare ai circa 200 dipendenti (collocati in CIGS) almeno una parte degli arretrati retributivi, senza attendere i tempi ed i passaggi necessari alla nomina del Commissario Straordinario previsto dalla c.d. “Legge Prodi-bis”, la cui attivazione è stata richiesta dall’attuale Amministratore Delegato. La CGIL ha condiviso la richiesta formulata in tal senso dalla Prefettura alla Società perché venga verificata nel più breve tempo possibile con le banche creditrici la possibilità di utilizzo delle somme già disponibili e con i principali committenti la possibilità di operare una cessione del credito”.\n\n“Sarebbe inaccettabileper i lavoratori della Di. Ma. Costruzioni – ha dichiarato Gianni Leonetti della segreteria Cgil del Comprensorio – se nell’aggiornamento della riunione, previsto dalla Prefettura entro martedì prossimo, si dovesse assistere di nuovo ad uno scaricabarile fra la proprietà e l’attuale Amministrazione della Società e fra questa e le banche creditrici senza mettere sul piatto la somma minima necessaria a dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori. Non si può ignorare che essi sono per la quasi totalità emigranti, e quindi si trovano già su altri piani in una condizione di estrema debolezza. Per quanto riguarda invece la EMMELUNGA-AIAZZONE la Prefettura si attiverà immediatamente nei confronti del Ministero del Lavoro perché convochi al più presto la riunione necessaria a convertire da Riorganizzazione a Crisi la CIGS del Gruppo PANMEDIA, estendendo la copertura a tutti gli oltre 700 dipendenti, fra i quali i 32 di Pomezia, che continuano nel loro presidio permanente del punto vendita di Via Pontina”.

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