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Ostia non è una discarica, la protesta: 50 sacchi di spazzatura davanti al municipio (FOTO)

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Roma, 12 maggio – Questa notte i militanti di CasaPound Italia hanno affisso uno striscione e scaricato 50 sacchi neri fuori gli uffici del Municipio, per contestare la decisione, della giunta Raggi, di aprire un impianto per lo smaltimento rifiuti ad Ostia.
Già nel corso di ieri mattina Luca Marsella, responsabile locale di CasaPound, aveva fatto delle domande alla sindaca in visita ad Ostia, ma senza trovare risposte. “Quello che sta accadendo ad Ostia è inverosimile. Dopo le strade dissestate. il degrado e le spiagge libere completamente abbandonate, ecco che la Raggi spara un’altra trovata delle sue: spostare il trito vagliatore di Rocca Cencia sulla via dei Romagnoli“. Così commenta Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Muncipio, la proposta del sindaco di Roma di aprire un impianto qui nel territorio. “E’ assurdo che si prendano decisioni simili senza aver fatto sopralluoghi tecnici adeguati, senza aver coinvolto la cittadinanza per l’impatto che un’impianto simile può avere, non solo per l’oggettivo problema del terribile odore che trattare  ‘indifferenziato produrrà, ma soprattutto per i problemi di viabilità che ci troveremo a dover fronteggiare. Ci saranno circa 50 camion al giorno che porteranno tonnellate di rifiuti. La via dei Romagnoli è stretta, l’Ostiense è chiusa e sulla via del Mare devono finire ancora i lavori, non serve essere degli ingegneri per capire che il traffico sarà ancora più congestionato”. Conclude infine Chiaraluce: “purtroppo questa scelta è l’ennesimo torto subito dai cittadini del X Municipio che a causa di un commissariamento farsa non vengono tutelati dalle istituzioni e dalla politica. Ma Ostia è casa nostra, non una discarica e se pensate che vi lasceremo venire qui e fare come vi pare, affossando ulteriormente questo territorio vi sbagliate di grosso”.

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