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Pomezia, muore la figlia in un incendio in casa: disperato appello di una coppia di invalidi

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È una storia di disperazione, quella di Gianfranco Di Marco, anziano cittadino di Pomezia invalido civile al 100% e sposato con una mia donna anche lei invalida al 100%.
“Lo scorso 28 maggio – racconta Di Marco – ho partecipato alla riunione della consulta dell’handicap organizzata dal Comune di Pomezia, nel corso della quale ho raccontato la mia storia ed espresso tutto il mio disappunto e la mia rabbia al Sindaco Fabio Fucci, alla Vicesindaco Elisabetta Serra, al consigliere comunale Dario Vitiello, al dirigente Mario Maceroni e all’assistente sociale Ambra Camilli”. Lo scorso 3 febbraio 2015 la casa in cui viveva il signor Di Marco – un appartamento nelle case popolari di via Singen – ha preso fuoco a causa di un corto circuito. L’incendio ha provocato la morte della figlia della coppia, mentre Di Marco e la moglie sono rimasti intossicati. I due sono stati ricoverati per diversi giorni in ospedale, mentre l’appartamento – distrutto dalle fiamme – è stato dichiarato inagibile. “Sin dal primo momento – prosegue l’anziano – mi sono rivolto al sindaco, alla vicesindaco e all’assistente sociale per trovare una sistemazione definitiva, ma nessuno ha raccolto la mia causa: sono infatti stato collocato in un residence ad Ardea a mie spese. Sia io che mia moglie siamo malati e necessitiamo di ossigeno terapia. La vicesindaco Elisabetta Serra, il consigliere comunale Dario Vitiello e una delle assistenti sociali lo scorso 28 maggio mi hanno promesso che mi avrebbero contattato il successivo 3 giugno per aiutarmi a risolvere la mia emergenza abitativa e per farmi avere un pacco alimentare dalla Caritas, perché io e mia moglie non ce la facciamo più a vivere con il poco che abbiamo, non arriviamo neanche a fare la spesa, ma a tutt’oggi nessuno ci ha contattati. Sto cercando di telefonare alla segreteria del sindaco ma nessuno mi risponde, così come non risponde l’assistente sociale. Come cittadino sono schifato: essendo invalido non posso andare da loro, ma vorrei essere contattato al più presto da queste istituzioni latitanti”.
Ci siamo rivolti all’Amministrazione comunale di Pomezia per sapere come mai il signor Di Marco non è stato contattato, ma finora non abbiamo ricevuto risposta.

Arianna Azzurra Achille

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