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Sfratto signora Ida a Casal Bruciato, Santori scrive al sindaco Gualtieri

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Signora Ida in casa

Sfratto per la signora Ida a Casal Bruciato, la Lega continua a difendere la casa della donna: Fabrizio Santori scrive al sindaco Gualtieri.

Foto di Fabrizio Santori
Foto di Fabrizio Santori – Ilcorrieredellacitta.com

Prosegue l’azione politica e istituzionale per non far perdere la casa alla signora Ida di Casal Bruciato, l’ex custode della scuola Piccinini a rischio sfratto da pochi giorni nonostante il suo grave stato di disabilità. Dopo la denuncia pubblica esposta dal consigliere Fabrizio Montanini (Lega) al Presidente del IV Municipio, la vicende in queste ore ha raggiunto anche l’Aula Giulio Cesare in Campidoglio. 

Sfratto della signora Ida a Casal Bruciato: la lettera al Sindaco di Roma

Al Consiglio del Comune di Roma in Campidoglio, sulla faccenda si è interessato il consigliere leghista Fabrizio Santori. Il consigliere comunale ha scritto, sulla vicenda che sta toccando la signora Ida, un’interrogazione scritta al sindaco Roberto Gualtieri. Tutto ciò considerato come il mandato di sfratto sia stato inviato dal Dipartimento delle Politiche Abitative e dei Servizi Sociali, proprio legato al Comune di Roma. 

Le condizioni di salute della signora Ida

Come avevamo scritto in esclusiva nella giornata di ieri, Santori ha sottolineato come l’anziana custode del Piccinini di Casal Bruciato fosse totalmente invalida ormai da tempo. Ad aggravare l’insolita richiesta degli Uffici capitolino, anche la condizione della donna verso i canoni di affitto del Comune: da quando è residente nella dimora di via Filippo Fiorentini 48, la donna ha sempre pagato regolarmente tutti i bollettini. 

L’appello a rivedere la scelta dello sfratto all’anziana custode della scuola

Mentre il Comune di Roma continua a ribadire come la signora Ida occupi la propria casa senza titolo, la Lega prova a far aprire gli occhi al sindaco Gualtieri sull’altra faccia della medaglia. Ida oggi è una donna gravemente malata, riconosciuta completamente disabile e soprattutto non autosufficiente. Elementi riconosciuti anche dal Centro Assistenza Domiciliare (CAD), che ormai da diversi anni segue l’anziana donna e soprattutto ne monitora costantemente le condizioni di salute. Condizioni che, secondo Santori, dovrebbero spingere l’Amministrazione a rivedere la propria drastica decisione. 

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