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Si impicca in carcere l’uomo accusato di aver ucciso il gioielliere di Roma. Ludovico Caiazza era stato arrestato a Latina

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Non ci sarà nessun processo per l’uomo accusato dell’omicidio dell’orefice di via dei Gracchi, arrestato sabato a Latina mentre era sul treno che lo avrebbe portato a Napoli, sua città d’origine: Ludovico Caiazza si è infatti impiccato, utilizzando un lenzuolo, nella sua cella del carcere di Regina Coeli. Secondo quanto si è appreso il suicidio sarebbe avvenuto nella tarda serata di domenica. L’uomo era da solo in cella ed era arrivato nel pomeriggio nel reparto di Grande sorveglianza del carcere di Regina Coeli. L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte. A trovarlo, poco dopo la mezzanotte, un agente penitenziario, che ha immediatamente dato l’allarme e chiamato i soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza dell’Ares 118, ma per Caiazza, che avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 10 ottobre, non c’era già più nulla da fare. Il presunto omicida di Giancarlo Norchia, l’orefice 70enne ucciso il 15 luglio nella sua gioielleria nel quartiere Prati, a Roma, aveva precedenti penali per droga, rapina e violenza sessuale.
Al momento dell’arresto a Latina, Caiazza era stato trovato in possesso dei gioielli rubati a Giancarlo Norchia, oltre che del cellulare dell’orefice e di due pistole. Ad incastrarlo era stata una telefonata fatta ad un amico di Latina, nella quale diceva di voler tornare a Roma e poi ripartire.

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