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Da fidanzata a schiava sessuale: una storia di violenze e minacce con lo spettro del ‘revenge porn’

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La Polizia di Stato – Questura di Latina: gli agenti del Commissariato di Gaeta, con la collaborazione dei colleghi della Sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Cassino, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare nell’ambito delle attività di contrasto ai reati di genere ed in particolare di quelli, sempre più frequenti, in materia di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenze.

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica preso il Tribunale di Cassino, Dr.ssa Maria Carmen FUSCO, ha preso avvio quando la vittima, una giovane donna di 27 anni, si è rivolta agli agenti del Commissariato di P.S. di Gaeta, non riuscendo più a tollerare il continuo e morboso controllo posto in essere da un uomo, con il quale per un breve periodo aveva intrattenuto una relazione sentimentale.

Da fidanzata a schiava sessuale

Il loro rapporto era iniziato soltanto alcuni mesi prima ma, dopo un primo periodo di serenità ed intesa, il ragazzo aveva evidenziato atteggiamenti aggressivi e violenti, che si erano trasformanti in una costante attività di monitoraggio e controllo anche dei contatti che lei intratteneva sulle piattaforme di noti social network con conoscenti ed amici, costringendola a modificare il suo stile di vita e condizionando costantemente le sue relazioni pubbliche.

Sempre in quel periodo, all’insaputa della donna, l’indagato aveva illecitamente immortalato la partner con delle riprese video dai contenuti sessualmente espliciti, minacciando di utilizzarli come una sorta di revenge porn, condividendoli sui principali social network in modo tale da demolire la sua immagine pubblica, nel tentativo di costringere la malcapitata a confessare presunte relazioni sentimentali con altri coetanei. Lo stesso era arrivato anche ad abusare sessualmente della sua compagna utilizzando metodi violenti e coercitivi

Non basta la fine del rapporto

Nonostante la ragazza avesse interrotto inequivocabilmente il rapporto, l’uomo aveva continuato a tartassarla di chiamate e messaggi nel tentativo di una riappacificazione.

L’articolata attività d’indagine, delegata dalla competente Procura della Repubblica agli investigatori del Commissariato di Gaeta, ha consentito di ottenere inconfutabili riscontri oggettivi alle dichiarazioni rese nelle denunce presentate dalla parte offesa.

A seguito di tale attività il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, concordando con la tesi investigativa, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di V.M. di anni 36, incensurato, che è stata eseguita nella mattinata odierna, a cui sono stati contestati i reati di atti persecutori, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate. Nel corso della perquisizione è stato sequestrato, tra l’altro, numeroso materiale informatico e due coltelli che l’indagato avrebbe usato per minacciare la sua ex compagna

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