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Dimore storiche del Lazio: apertura straordinaria il 21 ottobre per 72 siti. C’è anche il Castello di Pratica (ma solo dall’esterno)

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Un invito alla grande bellezza di tutta la regione. La prima “Giornata delle dimore storiche del Lazio” in programma domenica 21 ottobre vuole essere un’occasione per scoprire parte dell’immenso patrimonio di dimore, ville, parchi e giardini storici su tutto il territorio, decine di luoghi in cui il fascino e la suggestione della storia sono rimasti intatti.

La giornata sarà il primo evento ideato dalla Regione Lazio, con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione dell’I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane, dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia, per promuovere la “Rete delle dimore storiche” costituita nel 2017 in applicazione della Legge regionale n. 8 del 2016 e che al momento raccoglie 109 siti pubblici e privati selezionati attraverso un avviso pubblico.

A queste dimore saranno destinati 500 mila euro per interventi di manutenzione e recupero attraverso un avviso pubblico che sarà pubblicato nel mese di novembre, mentre dal 1° novembre al 30 dicembre saranno straordinariamente aperti i termini per
presentare le nuove candidature.

Valorizzare il patrimonio culturale del Lazio è un obiettivo fondamentale per il Presidente della Regione Nicola Zingaretti convinto che sostenere la bellezza significhi dare impulso anche allo sviluppo del territorio, dell’economia e del turismo.

ALCUNI LUOGHI VISITABILI DOMENICA 21 OTTOBRE

Nella giornata di domenica 21 ottobre, cittadini e turisti potranno percorrere il territorio regionale da nord a sud e visitare gratuitamente 72 castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali. Orari e modalità di visita sono differenti, la prenotazione è obbligatoria. Per consultare l’elenco e avere info complete basta visitare il sito www.dimorestorichelazio.it.

Saranno aperti per la prima volta al pubblico: il settecentesco Palazzo Visocchi di Atina (FR) con decorazioni e arredi neoclassici tra cui un raro esemplare di carta da parati prodotta a inizio Ottocento con il sistema della macchina continua dalle Cartiere Lefevre di Isola del Liri; il Bastione “La favorita” di Gaeta (LT) ristrutturato di recente che, con la sua bellissima vista sul mare, ebbe un’importanza rilevante durante la dominazione spagnola; l’Edificio in largo S. Angelo a Itri (LT) che conserva diverse tracce
dell’architettura medievale tipica del meridione: il portale di ingresso contornato da un originale arco a sesto acuto, soffitti con archi a tutto sesto intrecciati e un frantoio con travi in legno e
ampie arcate in pietra; il Palazzo Latini di Collalto Sabino (RI), tipica costruzione medioevale signorile di proprietà  dell’antichissima famiglia Latini; l’Abbazia di San Pastore di Greccio (RI) – solitamente aperta solo a un numero ristretto di pellegrini – che fu edificata tra il 1255 e il 1264 secondo la pianta tipica delle abbazie dell’Ordine Cistercense con una grande chiesa a croce latina, le cappelle adiacenti al coro e uno stile prevalentemente romanico e, infine, la Torre di Chia di Soriano nel Cimino (VT) che comprende i resti di un castello, una cinta muraria e due torri, una di 42 metri e un’altra più
bassa. Negli anni ’60 Pasolini rimase talmente affascinato da questo luogo da dedicargli gli ultimi versi del Poeta delle Ceneri, in seguito acquistò il castello e la torre dando il via
ad una fase di recupero dell’intero complesso.

Inoltre, nella provincia di Frosinone sarà possibile visitare: la Casa madre della congregazione delle suore cistercensi della carità che è stata la casa-fortezza dei papi di Anagni, costruita seguendo la partizione della Domus Aurea e ancora oggi splendidamente affrescata e sede di fatti storici memorabili tra cui l’incontro di pace tra Gregorio IX e Federico II di Svevia e l’oltraggio dello schiaffo a Bonifacio VIII; la Casa Museo Ada e Giuseppe Marchetti di Fumone le cui origini risalgono all’XI secolo, usata come prigione per personaggi illustri per oltre 500 anni (secondo alcune fonti qui Bonifacio VIII fece segregare Celestino V, il primo papa della storia a rinunciare al Soglio pontificio), poi divenuta dimora principesca e oggi dedicata all’archeologo e senatore del regno
Giuseppe Marchetti e, ancora, la Badia S. Maria di Anagni; la Rocca Janula di Cassino; il Castello Succorte di Fontana Liri; la Villa Nota Pisani di Isola Liri; la Casa Lawrence di Picinisco e il Convento San Francesco di Roccasecca.

Nel territorio di Latina: la Torre di Scauri di Minturno, Palazzo Caetani a Cisterna di Latina e il Complesso monumentale di Formia che comprende anche l’acquedotto romano, l’anfiteatro, il cisternone ipogeo, i criptoportici, il bassamare, i porticcioli, il teatro romano, la torre di Mola edificata da Carlo II d’Angiò e la Torre di Castellone, unica superstite delle 12 che cingevano le mura di cinta del borgo.

Nella provincia di Rieti: il Palazzo Santarelli di Casperia, costruito alla fine del XVI secolo dalla famiglia Bruschi, feudataria degli Orsini, con le sue 50 stanze e la cappella; la Villa Battistini di Contigliano, dimora storica del baritono di fama mondiale Mattia Battistini e oggi sede delocalizzata del Conservatorio Santa Cecilia di Roma e il Castello di Rocca Sinibalda, nato come fortezza militare intorno alla metà dell’XI secolo, che con la sua
imponenza domina ancora oggi la valle del Turano.

Nella provincia di Roma: ad Ariccia Palazzo Chigi e Villino Volterra con i suoi ampi saloni, la serra e lo splendido giardino all’italiana; il complesso monumentale stratificato di Monterano, abitato dalla caduta dell’Impero Romano fino al definitivo abbandono agli inizi
del XIX secolo (la facciata del suo castello con la fontana del Leone risale alla seconda metà del 1600, quando furono realizzate imponenti trasformazioni al tessuto urbanistico sotto la direzione di Gian Lorenzo Bernini); il maestoso Castello Theodoli di Ciciliano con i suoi mille anni di storia, a lungo proprietà dei Colonna, poi confiscato da Papa Alessandro VI Borgia e donato ai figli Cesare e Lucrezia, e dal 1576 di proprietà della famiglia Theodoli; il Parco Monumentale di Villa Torlonia, Villa Tuscolana e il Parco dell’Ombrellino di Frascati; il Castello Colonna, il Ninfeo e il Parco degli Elcini di Genazzano; il Palazzo e il Parco Sforza Cesarini di Genzano; il Castello dei Del Gallo di Mandela; il Palazzo Colonna-Marcucci di Olevano Romano; il Castello Borghese a Pratica di Mare: in questo caso tuttavia la struttura sarà visitabile solo dall’esterno e con modalità specifiche riportate a questo link (intera giornata 5 turni da max 10 persone ciascuno – durata 1 ora – a partire dalle 10.30); da capire come sarà predisposto l’accesso all’area considerando che a tutt’oggi l’area del borgo di Pratica di Mare risulta ancora interdetta al pubblico.

la Villa del Cardinale a Rocca di Papa; la Villa Saracena di Santa Marinella; la Casa Gotica di Tivoli; il Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone; il Castello Borghese di Vivaro Romano e Palazzo Rospigliosi a Zagarolo.

All’apertura straordinaria della rete delle dimore storiche, in provincia di Roma si aggiungerà anche Villa Barattolo di Rocca di Papa sede del Parco Regionale dei Castelli Romani, caratterizzata dall’ampia balaustra in stile liberty e dalla doppia scala d’entrata,
che aprirà le porte del proprio sentiero didattico.

Inoltre, grazie alla collaborazione dell’I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane (www.irvit.it), sarà possibile partecipare alle visite guidate alla scoperta di Villa Falconieri, la più antica villa di Frascati con gli splendidi affreschi che ornano le stanze dedicate alle stagioni e le sale con i dipinti dal XVI al XVIII secolo, di Villa Aldobrandini, sempre a
Frascati, che al suo interno conserva affreschi del Cavalier d’Arpino e, nella Sala del Parnaso, accoglie un organo ad acqua e resti degli affreschi di Domenichino e di Villa Grazioli a Grottaferrata con i suoi affreschi seicenteschi, la splendida loggia dipinta da Giovan Paolo Panini, con illusive quadrature e una ricchissima decorazione.

A Roma sarà possibile visitare il Casale delle Vignacce, un edificio seicentesco costruito su una villa rustica romana, acquistato nel 2005 dall’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica con la tenuta agricola annessa; il Casale di Boccea, uno dei più antichi castelli
suburbani dell’area laziale, di cui è ancora riconoscibile la struttura originaria del torrione e il Collegio Innocenziano a Piazza Navona costruito su progetto di Francesco Borromini.

Il collegio, che rappresenta l’ultimo intervento costruttivo del grandioso progetto della famiglia Pamphilj su Piazza Navona, ospitava il clero della chiesa di S. Agnese, il collegio per i figli dei dipendenti Pamphilj avviati alla carriera ecclesiastica.

Infine, nella provincia di Viterbo, oltre alla Torre di Chia saranno visitabili: la Torre di guardia del Castello dei Conti di Anguillara di Canepina, costruito intorno alla metà dell’XI secolo; il Castello di Santa Cristina di Grotte di Castro, una dimora storica con annesso un antico borgo contadino che da alcuni anni è stato trasformato in agriturismo; il Parco di Villa Altieri di Oriolo Romano con i suoi canoni stilistici del XVI secolo e la pista per la corsa dei levrieri, dove agli inizi del Novecento si riunivano nobili e personaggi
illustri, tra cui Gabriele D’Annunzio; le Botteghe Farnese di Vallerano risalenti al XVII secolo e costruite per alloggiare i pellegrini e le botteghe dei mercanti che accorrevano numerosi a visitare il Santuario della Madonna del Ruscello e, ancora, il Complesso monumentale prospettico di Viale Colesanti e il Palazzo Cozza Caposavi a Bolsena; Palazzo Orsini a Bomarzo; l’Ex Convento dei padri carmelitani di Canepina; le “Ex Scuderie” del Palazzo Farnese di Caprarola; Palazzo Farnese a Gradoli; l’Antica Città di Castro a Ischia di Castro; la Rocca dei Papi a Montefiascone; il Castello e il Palazzo Guido Ascanio Sforza a Proceno; Palazzo Chigi a Soriano del Cimino; Villa Savorelli a
Sutri e, infine, il Castello Costaguti e Villa Rossi Danielli a Viterbo.

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