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Fiumicino, subisce rapina in casa e cucina per il ladro. Ma il giorno dopo lo rincontra per strada

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I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno eseguito il  Fermo di Indiziato di Delitto a carico di due stranieri: E.T.A., cittadino egiziano 19enne, già noto alle Forze dell’Ordine, e M.M.A.A., cittadino del Bangladesh 20enne, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina, lesioni personali e sequestro di persona.

Rapina…il rapinatore

L’attività è scaturita dalla rapina in abitazione patita dal cittadino del Bangladesh successivamente arrestato il quale, la notte del 18 novembre, all’interno della sua abitazione nella zona Nord di Fiumicino, era stato aggredito, immobilizzato, legato e percosso da un soggetto inizialmente ignoto, ma che lui stesso era riuscito successivamente a riconoscere quale persona a lui nota, che aveva asportato 500 euro in contanti e un telefono cellulare.

Non solo il furto: la vittima fa anche da cuoco

Nella circostanza il rapinatore, dopo aver prelevato il denaro e il telefono, aveva costretto la vittima a cucinare per lui, dandosi alla fuga dopo aver consumato il pasto. Le immediate indagini condotte dai militari operanti avevano consentito, in breve tempo, di individuare l’autore dell’efferato delitto in un giovane egiziano senza fissa dimora già gravato da numerosi precedenti, che da tempo aveva fatto perdere le sue tracce nel territorio.
Il giorno successivo al delitto, quando ancora l’autore del reato era ricercato, la vittima lo aveva casualmente incontrato e, unitamente ad altri soggetti, dopo averlo aggredito, immobilizzato e ripetutamente percosso, al fine di rientrare in possesso di quanto illegittimamente asportatogli, gli aveva sottratto il telefono cellulare. Il giovane egiziano, nel corso di questa aggressione, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 15 gg.

Amaro finale: entrambi finiscono in manette

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia, unitamente a quelli della Stazione di Torrimpietra, ricostruita l’intera vicenda, anche grazie all’escussione di numerosi testimoni, all’acquisizione ed esame di tabulati telefonici, all’attuazione di individuazioni fotografiche e alla predisposizione di servizi di osservazione e controllo, hanno rintracciato e bloccato entrambi i soggetti, che intanto stavano per darsi alla fuga. Uno di essi infatti aveva già lasciato il precario lavoro che aveva, preparato le valigie e programmato di rendersi irreperibile lasciando il territorio nazionale. Pertanto i due soggetti, in relazione ai gravi indizi di colpevolezza raccolti a loro carico, e al consistente pericolo di fuga, sono stati sottoposti a Fermo di Indiziato di Delitto per Rapina, Sequestro di Persona e Lesioni da parte dei militari del Nucleo Operativo di questa Compagnia, e associati alla Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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