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Omicidio Elisa Ciotti: le ricerche sulla Pontina dell’arma sono un buco nell’acqua

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Omicidio Elisa Ciotti, niente da fare. Alla fine l’arma del delitto con cui è stata uccisa la 35enne di Cisterna non è saltata fuori. Nella giornata di ieri, malgrado la chiusura della Pontina tra le ore 10:00 e le ore 13:30, nel tratto compreso tra il km 18,000 e il km 19,300, il martello non è saltato fuori. 

Le forze dell’ordine, con l’ausilio del personale Anas, hanno setacciato la zona indicata da Fabio Trabacchin, il marito reo confesso che ha ucciso la moglie davanti alla figlia. La strada, completate le operazioni, è stata riaperta. 

Pontina chiusa: l’ultimo atto del terribile delitto di Cisterna

Le ricerche compiute sulla Pontina nel territorio comunale di Roma sono l’ultimo tassello di una vicenda davvero drammatica. Il provvedimento si era reso necessario per consentire l’ispezione in un’area verde da parte dei Carabinieri della stazione di Cisterna di Latina nel tentativo di recuperare la presunta arma con la quale si sarebbe consumato il delitto a Cisterna lo scorso 10 giugno. Il 35enne di Cisterna di Latina, lo ricordiamo, aveva ucciso sua moglie Elisa Ciotti (anche lei 35 anni), sotto gli occhi della loro bimba di 10 anni. 

 

 

 

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