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“PIU’ FERRO, PIU’ MARE,MENO GOMMA”: EUFEMI CHIEDE PIU’ FATTI E MENO PAROLE

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Che alle parole seguano i fatti. E’ questo il pensiero del Sindaco di Ardea, Carlo Eufemi, per quanto riguarda il problema della mobilità che riguarda l’intera area che va da Nettuno a Roma, passando da Aprilia, Ardea e Pomezia. Dopo il convegno “Più Ferro, più mare… meno gomma” organizzato proprio dal Comune di Ardea e svoltosi con notevole successo lo scorso gennaio, nel corso del quale si è voluto immaginare un percorso che porti verso un modello di mobilità sostenibile per la costa sud della Provincia di Roma, sono state formalizzate in questi giorni dall’amministrazione rutula agli Enti e agli attori interessati – Regione Lazio, Provincia di Roma, Ferrovie dello Stato, Astral, Autostrade Lazio, Cotral e ai Sindaci dei Comuni limitrofi – tutte le proposte nate dal confronto durante il dibattito, con l’obiettivo concretizzare l’idea di un tavolo tecnico-politico permanente scaturita nel corso del convegno. “Abbiamo chiesto formalmente la convocazione di un tavolo istituzionale permanente – ha spiegato il Sindaco Carlo Eufemi – per confrontarci sulle problematiche della mobilità a sud di Roma già affrontate con successo nel convegno ‘Più Ferro, più mare… meno gomma’. Rilanciamo con forza le nostre proposte al fine di arrivare a soluzioni concrete di più facile realizzazione, ma soprattutto condivise. Abbiamo posto l’attenzione su un territorio che ha bisogno di sostegno da parte degli Enti superiori affinché si possa arrivare ad uno sviluppo economico e produttivo anche e soprattutto attraverso il tema di una mobilità efficiente che risolva una volta per tutte il trasporto di merci e persone in maniera sostenibile”. La lettera formale, indirizzata a Al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, all’Assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio Luca Malcotti, all’Assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Lazio Francesco Lollobrigida, all’Assessore alla Mobilità e Trasporti della Provincia di Roma Amalia Colaceci, all’Assessore alla Viabilità e LL.PP. della Provincia di Roma Marco Vincenzi, all’Amm. Delegato delleFerrovie dello Stato S.p.A. Mauro Moretti, al Presidente di COTRAL S.p.A. Domenico De Vincenzi, al Presidente di Autostrade per il Lazio S.p.A. Luigi Celori, al Presidente di ASTRAL S.p.A. Giovan Battista Giorgi, al Sindaco di Anzio Luciano Bruschini, al Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta ed al Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, si snoda in 5 pagine di relazione, proposta ed indirizzo che puntano sul potenziamento del sistema del trasporto pubblico locale del “quadrante ardeatino”, ossia della zona che parte da Roma Sud ed attraversa i Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. “Facendo proprie le proposte del Piano di Bacino della Provincia di Roma – si legge nella relazione inviata dal Comune di Ardea – diventa indispensabile realizzare l’aumento della capacità delle linee ferroviarie FR7 e FR8 pari al 40%,facilmente conseguibile per la liberazione di tracce dei treni veloci sulla nuova linea ad alta capacità; realizzazione del secondo binario nel tratto Nettuno –Aprilia. Serve poi l’aumento della capacità delle direttrici della Cotral sulla Laurentina e sulla Pontina, il miglioramento delle stazioni di Pomezia – S. Palomba con incremento dell’adduzione dei servizi Cotral, di Campoleone, che diventerebbe un nodo di interscambio metropolitano e di conseguenza dovrà anch’essa incrementare il servizio di adduzione e la accessibilità, di Nettuno con un intervento del Comune per 70 posti auto e di Padiglione con modifiche alla viabilità di accesso”. Eufemi chiede poi il “prolungamento/realizzazione di due corridoi preferenziali (CP) per il trasporto pubblico su gomma” ed ipotizza la realizzazione di un “sistema integrato di metropolitane terra-mare” attraverso la realizzazione della “Metropolitana B2” come naturale prolungamento della linea B (Laurentina- Rebibbia) collegata con la realizzanda Linea B1 Laurentina – Stazione Piazza Bologna – Stazione Piazzale Jonio. Il tracciato ipotizzato potrebbe essere lungo l’Asse CP9 (Laurentina–Tor Pagnotta fino a Pomezia–Ardea) e la creazione di un corridoio alternativo via mare denominato “Metroplitana del mare della costa laziale”, sulla falsariga del servizio marittimo già esistente in Campania che, utilizzando soprattutto aliscafi, collega i maggiori porti delle coste campane (metrò del mare). Ovviamente il tutto coordinato da nodi di scambio, punti di congiunzione tra i diversi vettori di trasporto, indispensabili per raggiungere l’integrazione gomma – rotaia – mare e più in generale la intermodalità, concepiti anche come strumento di riqualificazione del territorio. Eufemi individua tali punti ad Ostia, Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Alle nuove proposte si aggiungono le proteste, tutte indirizzate contro la Nuova Pontina “che – cita il documento – penalizza fortemente l’intero territorio, cancellando di fatto aree industriali-artigianali di pregio, lascia irrisolto il problema dell’accesso a Roma e taglia fuori completamente gran parte del territorio non essendo previste uscite da Pomezia fino ad Aprilia mentre ora ce ne sono ben tre. Resta inoltre totalmente inevasa la questione della messa in sicurezza dell’attuale Pontina, che comunque rimarrà per diversi anni, oltre un decennio se vengono rispettate le previsioni, comunque l’unica arteria di comunicazione tra Roma e il Sud Lazio lungo la costa”. Per questo, l’amministrazione rutula propone la “realizzazione piazzole di sosta ad interasse mt 500-1.000, l’inserimento di portali di comunicazione all’utenza ad interasse ridotto circa 3 km, muniti di telecamere per consentire una presa visione delle condizioni di esercizio nei diversi momenti della giornata, l’inserimento di postazioni autovelox rinfittite, per garantire la velocità prescritta di percorrenza, l’attivazione di un sistema di gestione del traffico commerciale di tipo “controllato”, individuando “fasce orarie dedicate” per il transito di mezzi commerciali e la realizzazione di piazzole esterne per elisoccorso in siti prossimi all’arteria e già dotati di una prima infrastruttura d’accesso”. Tante proposte concrete, quindi, che vanno a favore dell’ambiente, della mobilità alternativa e dei cittadini stanchi del traffico e dello smog. Ma di fronte alle logiche seguite finora, ci sarà qualcuno che accetterà la sfida?

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