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COMMISSARIATO IL PDL DI POMEZIA

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Avevamo appena fatto in tempo a scrivere l’articolo per il giornale cartaceo, che uscirà nei prossimi giorni, con i commenti dei vari “interpreti” della vicenda che è arrivata la notizia che ha ribaltato tutto: il PDL, o presunto tale, pometino è stato commissariato. Il 28 Luglio il coordinamento regionale del Popolo della Libertà ha infatti affidato all’europarlamentare Alfredo Antoniozzi la guida del partito nel Comune di Pomezia in vista delle prossime elezioni amministrative. “Sono onorato dell’importante e delicato incarico assegnatomi – ha dichiara Antoniozzi – che mi vedrà impegnato a costruire le condizioni per la vittoria del Pdl al prossimo appuntamento elettorale a Pomezia. Per questo inizierò da subito ad assumere i contatti con tutte le realtà che fanno riferimento al Popolo della Libertà e con tutti i movimenti, associazioni e realtà culturali ed imprenditoriali che sono presenti sul territorio in maniera significativa. Ringrazio il Partito per la prova di fiducia, che ricambierò spendendo ogni mia risorsa personale e politica per tenere alta la bandiera del Pdl e di quanti, insieme a noi, si ritengono alternativi al progetto politico della sinistra”. A questa notizia si è subito affiancato il commento di Massimiliano Cruciani, candidato a sindaco nel 2006 proprio per lo schieramento di centrodestra. “Sono felice di questa presa di posizione, che dimostra che Pomezia non è un paesetto di provincia, ma una città importante a tutti gli effetti, che merita non meno di un europarlamentare come commissario. La storia del coordinamento ha, dietro il comportamento infantile di Serafini, una regia di pratici politicanti quali Vincenzo Mauro e Luigi Celori. Quest’ultimo, ormai un disoccupato della politica, si è dimostrato pronto ad ogni artificio, arrivando ad autoproclamarsi candidato a sindaco della PDL. Un direttivo così composto rappresentava il massimo del basso profilo, e mascherava eventuali alleanze e paludose strategie politiche dei soliti personaggi che hanno in questi anni distrutto la politica, cercando di tenere lontana Roma attraverso dei “paraventi” che mascheravano ciò che realmente accadeva a Pomezia. Ora mi auguro che si faccia luce su ciò che è accaduto nel 2006, onde evitare il riciclaggio ed il riproporsi di squallidi personaggi che puntualmente si mettono “a vela” cercando di stare sempre dalla parte di chi vince. Come dice Berlusconi, giustizia è fatta, contro l’arroganza vince sempre il partito dell’amore”.

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