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Pomezia, presunti abusi edilizi contestati al M5S: il Sindaco non ci sta e difende la sua giunta

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Nuova vicenda riguadante presunti abusi edilizi sul Comune di Pomezia. L’accusa, lanciata oggi dalle pagine dell’Unità, colpisce l’amministrazione a cinque stelle del Sindaco Fucci chiamato a rispondere sulla vicenda riguardante 9 palazzine ubicate in Via Almirante e Via Pino Romualdi, nella parte sud-oves della città. Nello specifico, leggiamo, vengono contestate presunte irregolarità, ma per capire i fatti dobbiamo risalire addirittura al 2006 e al 2007: in questi due anni furono infatti rilasciati alcuni permessi a costruire – che vennero successivamente (nel 2014) ritenuti irregolari dalla sentenza n. 2500 da parte del Tribunale di Velletri – per realizzare altri due piani (sesto e settimo) in una delle strutture esistenti. La vicenda ebbe alcuni colpevoli: l’ex dirigente all’urbanistica – abuso d’ufficio e falso ideologico le accuse contestate – e altri dipendenti del Comune (che beneficiarono poi della prescrizione).

Arriviamo così al coinvolgimento dell’attuale amministrazione. Per quegli stessi fatti, pur prescritti per coloro che ne risultarono imputati, lo stesso Tribunale di Velletri inviò al Comune di Pomezia – Fucci era già stato eletto e dichiarò che si sarebbe costituito parte civile nel processo a carico dei responsabili – copia degli atti invitando la giunta a sistemare la situazione. Il 29 settembre scorso l’attuale amministrazione, sempre per chi rivendica gli abusi, con una contesta delibera si sarebbe mossa nella direzione opposta, andando cioè a “sanare” anziché affermare l’irregolarità di quei lavori.

Per la Regione Lazio si sarebbe trattato di un atto illegittimo in quanto, alla resa dei conti, andava a cambiare le regole del gioco, tanto che anche l’area anti-abusivismo della stessa Regione aveva sottolineato, in una lettera pervenuta in Piazza Indipendenza lo scorso 24 novembre, le “procedure irregolari commesse”, ed avrebbe allertato la Procura di Velletri.

Niente però si sarebbe mosso – le palazzine, per chi contesta i fatti e per la stessa Regione, andrebbero sostanzialmente demolite -, nemmeno un controllo posto in essere dal Comune per prendere atto della situazione. Il motivo? Questioni di natura personale, in quanto, rilancia l’Unità, parenti degli attuali amministratori avrebbero acquistato abitazioni proprio sulle palazzine, e suoi “piani”, incriminati. Ad onor del vero, stando ad alcune indiscrezioni, la stessa opposizione si ritroverebbe coinvolta avendo taluni parenti (o comunque amici) proprietari anch’essi di locali nelle strutture ‘incriminate’. Non a caso, sulla vicenda, nessuno dei partiti locali sembra voler metter bocca.

Mentre le indagini proseguono è arrivata oggi la replica dell’amministrazione pentastellata che riportiamo di seguito.

Presunti abusi edilizi a Pomezia, la replica del Sindaco Fabio Fucci

In merito all’articolo apparso questa mattina in prima pagina sul quotidiano L’Unità dal titolo “A Pomezia i grillini sanano gli abusi edilizi”, il Sindaco Fabio Fucci replica:

“Ancora una volta il giornale al soldo del Partito democratico scrive falsità sul conto dell’Amministrazione comunale di Pomezia. L’articolo riporta evidenti menzogne, in primo luogo quella secondo cui il Consiglio comunale di Pomezia avrebbe operato una sanatoria sugli appartamenti oggetto dell’inchiesta. L’organo consiliare non può sanare alcun abuso, ma può esclusivamente intervenire sugli strumenti urbanistici di pianificazione territoriale. E’ falsa anche l’illazione che sia stata avvantaggiata la famiglia dell’Assessore Sbizzera, poiché l’appartamento in cui vive, da anni, non è tra quelli oggetto dell’indagine”.

“Fa bene L’Unità a ricordare che le vicende giudiziarie relative al comparto edilizio in oggetto risalgono al Governo cittadino guidato dal Partito democratico – conclude Fucci – Solo la prescrizione ha salvato ancora una volta quell’Amministrazione, su cui rimane però, come un marchio, la colpa degli illeciti urbanistici disastrosi che ha operato nella Città di Pomezia”.

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