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RIDUZIONE STIPENDI AI DIRIGENTI: LA REPLICA DI PETRELLA

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Non si è fatta attendere la risposta di Danilo Petrella al collega Mauro Iacoangeli sulla proposta di ridurre gli stipendi dei dirigenti per lasciare in servizio tutti gli interinali, oltre a disapprovare  la delibera di intenti approvata nell’ultima giunta per la presa in carico   senza adeguata copertura economica e parere tecnico di collaudo opere realizzate dai privati e di piccole promesse fatte per sistemare un villaggio o una via, nelle zone di Montagnano e Lido dei Pini. Nel condividere le preoccupazioni del collega Iacoangeli – scrive Petrella – nasce in me in modo spontaneo la domanda del perché il nostro Comune, ritenuto da molti uno dei pochi comuni virtuosi, si ritrovi in enormi difficoltà economiche tanto da non essere nelle condizioni di garantire, oltre al lavoro a 20 ragazzi che hanno un contratto interinale, anche la possibilità di fornire ai cittadini accoglienza e risposte negli uffici comunali. Noto che il collega, probabilmente per la sua professione, si preoccupa maggiormente per il settore tecnico, però ritengo che la situazione sia molto più delicata e preoccupante: Ardea purtroppo rischia nuovamente un dissesto economico finanziario, rischiamo di non poter garantire non solo quei posti di lavoro, bensì di lasciare in una strada senza uscita molti dipendenti, rischiamo di non garantire al paese quei servizi a domanda individuale come il trasporto scolastico e la mensa, perché le nostre casse sono prosciugate e le aziende che operano non possono più attendere che il Comune paghi quanto dovuto. Rischiamo che il servizio di raccolta dei rifiuti venga interrotto, facendo diventare il nostro paese una discarica a cielo aperto, però – in vista delle prossime elezioni comunali – proviamo ad andare a Montagnano e a Lido dei Pini ad impegnare la nostra Amministrazione per prendere in carico, senza adeguata copertura economica e senza parere tecnico di collaudo, opere realizzate dai privati. Per non parlare di piccole promesse fatte per sistemare un villaggio o una via. Non ci si è resi ancora conto che in questo momento di difficoltà mondiale il nostro paese non ha bisogno di proposte assurde ed impraticabili come quella di ridurre gli stipendi dei dirigenti, bensì di una coesa azione di tutte le forze politiche per trovare le soluzioni nell’esclusivo interesse di tutti, cercando di effettuare scelte oculate che diano respiro alle nostre casse e certezze al nostro paese”.

Luigi Centore

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