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Ruberti, scatta l’inchiesta sul video shock: voti in cambio di polizze?

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video lite Albino Ruberti

Hanno giustificato quel video choc, tra minacce e insulti, dicendo che stavano semplicemente parlando di calcio, della Roma e della Lazio. Eppure, il capo gabinetto di Gualtieri, Albino Ruberti, ha deciso di dimettersi quando è stato travolto dallo ‘scandalo’ e da quei frame pubblicati dal quotidiano Il Foglio, dove i toni sono apparsi tutt’altro che pacati.

“Si deve inginocchiare! Si deve inginocchiare quella m***a! Li ammazzo, lo ammazzo”“Amore basta”, prova ad intervenire la compagna, la consigliera regionale Sara Battisti. “Se stai dalla loro parte io prendo le conseguenze”, ribatte Ruberti sempre più arrabbiato. Lo stesso che ora continua a difendersi e a giustificarsi. Quelle frasi erano da collocare, secondo lui, all’ambiente calcistico, a una discussione nata per la fede giallorossa e biancoceleste. Eppure, questa ‘tesi’ pare non convincere la procura di Frosinone, che ha fatto scattare i primi interrogatori. 

Caso ‘Ruberti’: i primi interrogatori 

Il leitmotiv è sempre lo stesso: ‘Parlavamo di Roma e Lazio’. E lo ripetono all’unisono Albino Ruberti, ormai ex capo di gabinetto del Campidoglio, la sua compagna, Francesco De Angelis, l’ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd che ha ritirato la candidatura alla Camera e suo fratello Vladimiro, broker assicurativo Unipol. E lo ripete anche Adriano Lampazzi, sindaco di Giuliano di Roma. Eppure, la discussione nata in campo calcistico non convince e la procura di Frosinone sta iniziando a fare i primi accertamenti per fare chiarezza su quel video ‘choc’, dove l’ipotesi del ‘calcio’ sembra essere quasi scartata.

Voti in cambio di polizze 

Una cena, un video diffuso e diventato virale. E quelle frasi dal tono minatorio che non fanno certo pensare a una discussione sul calcio. A quel tavolo, infatti, ci potrebbe essere stata una richiesta indecente: voti in cambio di polizze da stipulare con le aziende partecipate di Roma Capitale. Sarebbe stata proprio questa richiesta a far mandare su tutte le furie Ruberti, che sarebbe stato addirittura pronto a ‘svuotare il sacco’, a dire quello che aveva appena sentito. Da qui le minacce e quelle grida: ‘Vi ammazzo, vi dovete inginocchiare’. Che ritornano più volte nel video. I protagonisti, però, ora negano e respingono, con tutte le loro forze, l’ipotesi della corruzione. 

Le verifiche della Regione Lazio 

E mentre i pm continuano a fare chiarezza e a svolgere i primi interrogatori, la Regione Lazio ha deciso di vederci chiaro su quelle polizze finite al centro dello scandalo. Come riporta il quotidiano La Repubblica, Vladimiro De Angelis, broker assicurativo, ha preso parte a quella cena lavora con la Asl di Frosinone e da un primo controllo pare che i servizi assicurativi siano stati affidati tramite una gara. Eppure, stando al racconto dei consiglieri dell’attuale maggioranza di centrosinistra, De Angelis in passato avrebbe stipulato polizze sulla responsabilità erariale. E lo avrebbe fatto con alcuni degli eletti del Pd a inizio consiliatura. 

Ora spetterà alla Procura vederci chiaro, sbrogliare la matassa che ha portato alle dimissioni di Ruberti, alla nomina di un nuovo capo di gabinetto di Gualtieri e alla decisione di Francesco De Angelis, già europarlamentare del PD, di ritirare la sua candidatura alla Camera. 

«Si deve inginocchiare quella m***a! Li ammazzo!»: Ruberti si dimette dopo il video choc

 

 

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