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SFIDUCIA A DE FUSCO, LA POSIZIONE DELL’UDC

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“Siamo convinti che questa Amministrazione abbia fallito totalmente”. Così ha esordito Maria Rotonda Russo, capogruppo consiliare dell’UDC, per spiegare i motivi della firma apposta da lei e da Vincenzo Mauro, oltre che dal resto dell’opposizione, sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Enrico De Fusco. Mozione che non può avere effetti perché non ha raggiunto le 10 firme necessarie per poter richiedere la convocazione di un consiglio comunale dove discutere la sfiducia, che per avere compimento necessita di almeno 13 adesioni finali. Gli “autografi” si sono infatti fermati a 9, con il bianco totale nel posto destinato al consigliere dell’UDC Gianni Mugnaini. “La grande “distrazione” che l’Amministrazione ha dimostrato nel prendere in considerazione i veri problemi di Pomezia ha fatto si che i cittadini siano scontenti, così come sento quotidianamente ormai da tutte le parti – ha dichiarato la Russo – Per questo anche noi dell’UDC abbiamo deciso, in accordo con il direttivo provinciale, di aderire alla mozione di sfiducia”. Ma Mugnaini non ha firmato: come mai? “Sono convinta che il consigliere Mugnaini, ora fuori città per le vacanze estive, al suo rientro comprenderà i motivi dell’azione portata avanti dall’opposizione, che ha preso questa drastica decisione perché, così come stanno le cose, è molto meglio un Commissario piuttosto che un’Amministrazione che continua a mortificare Pomezia ed i suoi abitanti. Siamo stanchi del malgoverno di De Fusco: l’opposizione, che in passato si è mostrata divisa su vari argomenti, su questo ha trovato l’unione e la convergenza di idee”. Ma quali sono le accuse maggiori? “Concordiamo su quanto precedentemente detto dal consigliere Fucci, quindi si parla di una città trascurata e sporca, ma soprattutto puntiamo il dito sulle recenti assunzioni, fatte senza la certezza della copertura finanziaria. Il Comune è pieno di decreti ingiuntivi di pagamenti, e sono tantissime le piccole aziende costrette al fallimento a causa dei mancati pagamenti da parte dell’Amministrazione comunale, che prima richiede servizi e poi non salda perché non ha i fondi. Chi ha provocato questo ha sulla coscienza i fallimenti e le serissime difficoltà che molti fornitori stanno vivendo. Già questo mi sembra un motivo valido per mandare a casa De Fusco e la sua Amministrazione”. Senza la firma di Mugnaini, ago di una bilancia comunque sbilenca, sarà impossibile arrivare in sede di consiglio con una mozione di sfiducia, anche perché nel frattempo la maggioranza sembra intenzionata a fare un “documento di fiducia”, firmato da tutti e 14 i consiglieri che la compongono, a favore del sindaco.

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