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Pomezia, dipendenti comunali mantengono stato di agitazione, fallita la conciliazione

Pubblicato il
Comune di Pomezia nominato commissario prefettizio

Si è svolto in data 14 novembre 2017 alle ore 10.00,
presso la Prefettura di Roma, il tentativo di conciliazione a
seguito della dichiarazione dello stato di agitazione dei
dipendenti del Comune di Pomezia sostenuto dalle 
sigle sindacali. 

Nel corso dell’incontro si è preso atto della nota, a firma
della Dr. Mariani inviata al Sindaco e sottoposta all’esame
alle scriventi organizzazioni sindacali nella stessa seduta.
Le considerazioni, espresse dalla Dr. Mariani in risposta ai
cinque punti oggetto dello stato di agitazione sono state
ritenute, dalle scriventi sigle sindacali, del tutto insufficienti.

“Riteniamo gravissima l’assenza della parte
politica al tavolo negoziale per cui, l’incontro, si chiude
con esito negativo”, scrivono i sindacati. “Le organizzazioni  invitano tutti i lavoratori a partecipare all’Assemblea indetta per il giorno 28 novembre p.v. con le stesse modalità organizzative della precedente convocazione, dove verranno fornite ulteriori informazioni in merito e stabilite le eventuali ulteriori azioni sindacali da intraprendere”.

LE RICHIESTE DEI DIPENDENTI COMUNALI

Questi i punti che hanno portato i dipendenti a proclamare lo stato di agitazione contenuti in una nota. La mancata predisposizione di tutti gli atti tecno-amministrativi per l ‘applicazione del D.L n. 16/2014 art. 4 comma 3 (Salva Roma) a seguito di accertamenti del MEF, essendo presenti tutti i requisiti previsti dalla normativa citata; la mancata conclusione della contrattazione integrativa 2017, che pone a rischio il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori; il mancato finanziamento dell’istituto delle (PEO) progressioni economiche orizzontali per l’anno 2017, finalizzato alla valorizzazione del personale dipendente; la mancata proposta del piano occupazionale 2018-2019-2020 e applicazione del D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 75, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche con particolare richiamo all’art. 20, al fine di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine, valorizzare la professionalità acquisita dal personale interno all’ente con rapporto di lavoro a tempo determinato,
contratti sine die e personale scolastico; le mancate verifiche e controlli sanitari ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per il personale della Polizia Locale impegnato a supporto dei Vigili del Fuoco nell’ incendio del 5 maggio scorso esploso all’interno del capannone della “EcoX” di Pomezia che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti industriali e speciali.

Queste invece le risposte fornite dall’amministrazione che però, come visto, non sono state ritenute sufficienti. 

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