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SALVIAMO LA QUERCIA

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Dovremo dire addio alla quercia simbolo di Pomezia? E’ quello che si chiede un nostro lettore, dopo aver osservato le condizioni in cui la pianta di piazza Indipendenza versa in questi giorni. La sofferenza dell’albero è testimoniata dalle foto allegate alla segnalazione di Valentino Valentini, il quale ricorda che “la quercia è lì dove si trova da prima che la Pomezia moderna nascesse; gli architetti progettisti Petrucci e Tonfaroli vollero mantenere quello che era  l’esemplare della specie arborea maggiormente presente nel territorio, nelle sue varianti ilex e suber”. “Lo scorso anno  spiega Valentini – resomi conto delle numerose formazione fungine, denunciai la situazione attraverso una testata. Speravo, ingenuamente, che l’Amministrazione Comunale si facesse carico del problema e che intervenisse al fine di trovare le giuste soluzioni. Ma l’Amministrazione comunale di Pomezia deve avere una idiosincrasia nei confronti delle querce; nel recente passato ha fatto sì che due delle querce, che circondavano a ornamento la fontanella antistante l’ufficio postale, perissero e le altre quattro subissero anch’esse una condanna a morte. Sono un tipo tenace e affrontai a brutto muso un Assessore che ebbe la sventura di incrociarmi; ne ricevetti in cambio ampie assicurazioni. Passato un lasso di tempo più che congruo rispetto ai miei parametri, suggerii all’Assessore di contattare il Centro di Ricerca per la Patologia Vegetale di Roma; gli fornii le coordinate di ditte specializzate,  suggerimenti puntualmente caduti nel vuoto”. Infatti le cose sono peggiorate. “Domenica pomeriggio, osservando la nostra quercia, ho notato un vistoso impoverimento della chioma, la pietrificazione delle vecchie formazioni fungine alla base e la comparsa di nuove formazioni, sempre alla base del tronco. Vi invio alcune foto: sono più eloquenti di tante parole”.

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