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Rave party a Viterbo, Bruno Vespa: “Usate gli idranti”

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Rave party Tuscia

Show must go on. Il rave party che ormai da giorni si sta svolgendo al confine tra Lazio e Toscana prosegue senza sosta. Le autorità stanno valutando e studiando le modalità con cui fermare la festa e le proposte su come porre fine alla situazione arrivano da tutte le parti. Ultima “idea”, arriva dal Giornalista Bruno Vespa.

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Il tweet di Vespa e le risposte

Il giornalista Bruno Vespa ha twittato la soluzione che secondo lui sarebbe più consona alla situazione: “Capisco che i questori non amino le azioni di forza per timore di pagarne le conseguenze, ma lo scandalo del Rave di Viterbo non potrebbe essere risolto inumidendo i partecipanti con una batteria di idranti?” Il tweet ha trovato molto consenso sui social.

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Tuttavia, il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionato di Polizia, Girolamo Lacquaniti ha sostenuto che è “necessario fare un po’ di chiarezza sulla vicenda del rave party di Viterbo. Lo facciamo sotto un profilo squisitamente tecnico perché l‘idea di una resa dello Stato non ci sembra coerente con quella che è una scelta (secondo noi correttissima) di evitare scenari di straordinario rischio. Il terreno privato (non pubblico) oltre ad essere particolarmente vasto è stato occupato da decine di tir e vede la presenza di migliaia di persone, in più è presente vegetazione secca, facilmente infiammabile. In uno scenario di questo tipo l’intervento prevederebbe un uso della forza che dovrebbe tenere conto dei rischi connessi al movimento di mezzi pesanti tra la folla. In più l’uso dei lacrimogeni rischia d’innescare incendi con esiti drammatici”, aggiunge, “Chi oggi grida allo scandalo e sollecita interventi coatti, sappia che sta insistendo su una soluzione dove la possibilità di avere feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità. Per questo, il nostro giudizio sull’operato del Questore è assolutamente positivo e gli rivolgiamo la nostra solidarietà e vicinanza” e conclude affermando che “Siamo consapevoli che le immagini di Viterbo appaiono uno schiaffo alla situazione che viviamo tutti, ma, sotto il profilo tecnico operativo è giusto sottolineare che altre soluzioni contengono concreti rischi di danni molto peggiori. Inoltre, l’azione di persuasione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza ha portato, ad oggi, all’allontanamento dall’area di circa 1.500 soggetti”.

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