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Roma-Atalanta senza Nainggolan. Il tecnico Di Francesco: ‘Inaccettabile il suo comportamento’

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Sarà una partita senza uno dei giocatori più in forma e più costanti in campo, quella di domani all’Olimpico per la Roma: Radja Nainggolan non è tra i convocati.

A deciderlo il mister Eusebio Di Francesco, che ha preso questa decisione dopo lo scandalo del video in diretta postato dal numero 4 giallorosso a Capodanno su Instagram, in cui si vedeva il giocatore bere, fumare e dire qualche bestemmia.

A nulla sono servite le scuse arrivate, sempre attraverso il social network, in cui si chiedeva di non prendere ad esempio quanto fatto durante la festa di Capodanno.

Implacabile, oltre la sanzione economica, anche la decisione dell’allenatore di tenerlo fuori.

Di Francesco ha reso noto la sua scelta nel corso della conferenza stampa di oggi a Trigoria.

“Con la linea guida dettata sempre dalla società, condivisa e accettata da me e da Radja Nainggolan, il giocatore non sarà convocato per la partita contro l’Atalanta. Questo si lega a un modo di fare che deve essere continuativo per chi rappresenta la Roma, cose che sono inaccettabili e non saranno più accettate. Chiunque sbaglierà minimamente pagherà allo stesso modo”, ha dichiarato il tecnico giallorosso.

Certo sarà dura – vista la discontinuità e il rendimento di certo non eccellente di molti elementi – rinunciare al Ninjia, ma la linea di comportamento è chiara e, soprattutto, giustissima, anche se a trarne vantaggio potrebbe essere l’Atalanta, reduce dall’inaspettata vittoria in Coppa Italia contro il Napoli. 
 
“Hanno fatto una grande impresa a Napoli – ha infatti dichiarato Di Francesco – ma prima hanno avuto una battuta d’arresto con il Cagliari, ma nonostante questo riconosco che è la squadra peggiore che potessimo incontrare in questo momento particolare, in cui facciamo fatica a segnare e vincere. Abbiamo un solo modo per reagire: compattarci e cercare di fare tre punti contro una squadra che ha dato filo da torcere a tutte le grandi del campionato”.

Di Francesco non si scoraggia. “Se l’Atalanta ha fisicità e entusiasmo, non vedo perché non dovremmo averli anche noi. Dobbiamo cercare di portare avanti il nostro cammino, ricordiamoci che anche le altre possono inciampare. Dobbiamo assolutamente vincere questa partita e per farlo avremo il sostegno della nostra gente. La Roma ha vissuto momenti peggiori. Dobbiamo ricorrere a tutta la nostra aggressività per ottenere il risultato. La capacità sta nel portare più possibile la palla avanti. Loro sono bravi ad aggredirti nella tua metà campo, ma è quello che facciamo anche noi, lo abbiamo fatto anche col Sassuolo che ci ha messo in difficoltà”.
 
Riguardo alla crisi del gol, Di Francesco risponde alle accuse, pur riconoscendo che il problema esiste. “I dati di questo campionato sono importantissimi. Una squadra che non corre non ha il miglior possesso palla; se non sta bene, non tira in porta come il Napoli; e non ha neanche la miglior difesa del campionato. Il dato più preoccupante è che adesso siamo diventati settimi per gol fatti. Abbiamo creato tanto ma non siamo stati per niente bravi nel finalizzare. Dobbiamo migliorare: mi auguro sia già da domani”.
 
Per farlo, serve la mentalità giusta, quella vincente, che diventa anche convincente. Una mentalità che, per Di Francesco, “Non si costruisce solo nei momenti positivi, ma anche in quelli negativi”. Come questo, il peggiore da quando l’ex tecnico del Sassuolo allena la Roma. 

Il problema però, non è solo l’attacco, ma anche la difesa, con i gol subiti che hanno sottratto punti preziosissimi alla classifica dei giallorossi.
 
“Abbiamo subito gol tutti dagli ultimi metri, quindi chi li prende è meno reattivo. Ci sono stati dei posizionamenti sbagliati, ma ce ne sono stati molti altri fatti bene. Per quanto riguarda i calci piazzati, abbiamo lavorato sul fatto che non fa differenza se si marca a uomo o a zona, ma nell’attenzione che ci mettiamo nelle marcature. I gol più brutti li abbiamo presi col Torino e Juve e mi auguro che non accada più, perché è stata tutta colpa nostra”. 

 

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