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Roma, incinta e con un bambino al seguito: giravano per i quartieri scippando i passanti

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In via Fontana del Finocchio, gli uomini del commissariato di P. S. “Casilino Nuovo” diretto da Michele Peloso, hanno arrestato una donna ed un minore colti in flagranza, per furto aggravato in concorso. La donna, G. F., un’italiana di 24 anni al nono mese di gravidanza e un minore di origine francese senza fissa dimora, sono stati fermati a bordo di una Ford Fiesta nel corso di un servizio di controllo del territorio nei quartieri di Finocchio – Borghesiana – Lago Regillo.

Le segnalazioni

Nella zona, infatti, vi erano state diverse segnalazioni riguardanti la commissione di reati predatori da parte di due giovani, proprio a bordo di una Ford Fiesta. Durante uno specifico servizio di controllo del territorio, il veicolo è stato intercettato dagli agenti su via Fontana Candida mentre gli occupanti erano impegnati in una sorta di perlustrazione del quartiere in cerca del prossimo obiettivo. I due soggetti, stranamente, facevano delle brevissime soste dinanzi a diverse attività commerciali senza però scendere mai dal mezzo.

Il controllo a distanza del veicolo in questione è proseguito ininterrottamente, fin quando a seguito della segnalazione da parte della Sala Operativa di un furto con strappo appena avvenuto in zona da parte degli occupanti proprio di un veicolo Ford Fiesta di colore grigio, gli agenti del commissariato hanno immediatamente bloccato il mezzo e controllato gli occupanti.

Donna arrestata e rimessa in libertà

La donna ha quasi subito ammesso le loro responsabilità in merito all’avvenuto furto, raccontando di aver effettivamente asportato poco prima ad un’anziana donna che era appena uscita dalla metro C, la borsa che portava al seguito, accompagnando gli agenti nel punto in cui l’aveva gettata e dove è stata effettivamente rinvenuta.

Tra gli effetti personali della donna è stata ritrovata una somma di denaro pari a 80 euro. La donna è stata condannata alla pena di 1 anno, 9 mesi e 10 giorni di reclusione e successivamente rimessa in libertà con l’obbligo di presentazione alla Polizia mentre il minore dopo essere stato foto-segnalato ed accertate le esatte generalità è stato associato presso un Centro di Prima Accoglienza.

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