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Roma, l’ombra del racket dietro le botticelle romane. Diaco: «Nessun timore, andremo avanti»

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Sarà un’altra estate di sofferenza per i poveri cavalli, traditi da tuttiNon è una domanda. Ma una affermazione che campeggia questa mattina su un post dell’Oipa – Organizzazione Internazionale Protezione Animali – a commento del servizio pubblicato da un noto quotidiano romano intitolato: “Botticelle ancora in strada: ma non dovevano essere abolite?”

Accade ogni anno in prossimità della bella stagione che volontari e associazioni zoofile e animaliste ripropongano con toni sempre più accesi la liberazione dallo sfruttamento di questi sfortunati esemplari.

Quest’anno sicuramente più degli anni passati in quanto l’emergenza Coronavirus aveva fatto sperare che la pausa forzata imposta al turismo dai rischi del contagio, si sarebbe prolungata per approdare, infine, ad una legge che sancisse in maniera definitiva l’abolizione di questa crudele tradizione.

Secondo la Presidente della Leidaa di Roma Cristina Valeri non è la mancanza di volontà politica a determinare lo stallo delle istituzioni, ma il racket dei Sinti, allevatori di cavalli per definizione, legati al Clan dei Casamonica che da decenni ormai si sono impossessati del business. Le loro minacce, le loro aggressioni verbali e fisiche che non hanno risparmiato nessuno, neppure le autorità, hanno reso vano ogni tentativo di dialogo.

Durante il maxi-sequestro del dicembre 2017 fra i numerosi beni sequestrati alla famiglia anche numerosi cavalli. E, sempre in quella occasione, un decreto del Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina – fu emesso anche nei confronti di sei membri della famiglia di rom sinti.

I legami tra mafia e comunità rom tornano ad essere protagonisti del declino della Capitale e questa volta attraverso il triste capitolo del maltrattamento di animali.

«Il Regolamento sulle botticelle c’è, esiste. – rassicura il Commissario all’Ambiente del Comune di Roma Daniele DiacoDunque nessun ostacolo, nessun timore di lobby o altro… la volontà è quella di approvare il regolamento il prima possibile così come è stato promesso». 

Le botticelle tuttavia non verranno abolite del tutto, come forse molti animalisti speravano. «Verranno spostate dalla strada nei parchi – spiega Diaco – E il nuovo regolamento darà ai vetturini la possibilità di convertire la licenza in licenza-taxi».

Rosanna Sabella 

 

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