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Roma, scoperto maxi-archivio di materiale pedo pornografico: 39 persone denunciate

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Sono 39 i denunciati per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, nell’ambito di una complessa operazione coordinata dal Centro Nazione di Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, che ha condotto all’individuazione di coloro che hanno costituito, divulgato e implementato l’archivio digitale ‘La Bibbia 3.0’.

L’attivita’ di indagine, nata da alcune segnalazioni presentate presso la Sezione Polizia Postale di Salerno e il Compartimento di Catania, ha permesso di ricostruire forme e modi di gestione di questo spazio virtuale che, oramai, giunto alla versione ‘La Bibbia 5.0’, costituiva un maxi archivio telematico contenente migliaia di fotografie e video ritraenti donne, prevalentemente adolescenti, in atteggiamenti sessualmente espliciti. Le immagini erano catalogate con specifiche chiavi di ricerca per agevolare la consultazione e, in alcuni casi, erano riportati anche elementi utili ai fini dell’identificazione del soggetto ritratto.

Dalle investigazioni, e’ emerso che l’archivio era alimentato dai diversi utenti mediante la sottrazione delle immagini pubblicate sui profili dei social network o a seguito dell’invio, da parte delle stesse vittime, delle proprie immagini di nudo a soggetti conosciuti prevalentemente su internet, che provvedevano alla successiva diffusione dei file cosi’ ricevuti.

Le perquisizioni, che hanno riguardato 15 Regioni e coinvolto oltre 200 operatori della Polizia Postale, hanno consentito di denunciare 39 persone, tutte maggiorenni, per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e di arrestare altri 2 soggetti per detenzione di ingente quantita’ di materiale pedopornografico.

“L’operazione segna un altro importante risultato di cio’ che la Polizia Postale garantisce quotidianamente in materia di tutela dei minori sul web- spiega una nota- Contrasto e prevenzione della pedopornografia, prevenzione della devianza e abuso online, contrasto del cyberbullismo: sono questi i fenomeni criminosi che minacciano i ragazzi, affascinati dal vivace mondo internet e attratti dalle sue notevoli potenzialita’ ma altrettanto vulnerabili alle inside e trappole del web”.

La Polizia Postale assicura, quindi, “un costante monitoraggio della rete al fine ridurre l’esposizione al rischio dei minori”.

Proprio nell’ambito delle attivita’ di prevenzione in rete, nel 2017 sono stati analizzati oltre 28mila siti internet e circa 2000 tra questi sono stati inseriti in una blacklist per inibirne l’accesso dal territorio italiano. Altrettanto significativa e’ stata l’attivita’ di repressione: sono state oltre 550 le attivita’ di indagine in materia di pedopornografia online mentre risulta in espansione l’allarmante fenomeno dell’adescamento online che riguardato oltre 456 casi.

Il 2017 ha registrato, inoltre, un importante aumento del fenomeno del cyberbullismo: sono state 322 le vittime e circa 40 i minori denunciati ma il contributo piu’ significativo degli operatori della Specialita’ attiene alla fase della prevenzione, nella convinzione che una compiuta attivita’ di repressione passi dalla una maggiore responsabilizzazione dei ragazzi a un uso consapevole e cosciente di internet.

Fonte: agenzia di stampa dire (www.dire.it)

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