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Quando sottoporsi al trapianto di capelli

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Calvizie-Uomo-Rimedi

Perdere i capelli è un problema molto comune, più frequente nel sesso maschile ma diffuso anche tra le donne, inoltre, per quanto dopo la mezza età una perdita fisiologica sia normale, sono molti anche i soggetti in giovane età che soffrono di questo problema.

La mancanza dei capelli, la calvizie e il diradamento della capigliatura rappresenta un notevole disagio, tanto da compromettere la qualità della vita e provocare un senso di disagio e un calo generale dell’autostima.

Per tale motivo, sono sempre più tanti gli uomini che, afflitti da una calvizie più o meno rilevante, si affidano ad un chirurgo esperto per sottoporsi ad un intervento di trapianto di capelli. I migliori trapianti di capelli per garantire un risultato eccellente devono essere eseguiti con la massima cura e attenzione, studiando le caratteristiche della capigliatura del paziente e scegliendo quella che può essere la tecnica ideale.

Si tratta in ogni caso di un intervento per niente invasivo, che viene eseguito in anestesia locale, e che non comporta effetti collaterali, con un decorso molto rapido e la possibilità di riprendere la propria vita entro pochi giorni.

Scelta della tecnica ideale per il trapianto dei capelli

Dopo avere esaminato la capigliatura del paziente, verificando la presenza di sufficienti zone folte per procedere correttamente al trapianto, il chirurgo decide quale può essere la tecnica migliore. Sostanzialmente le tecniche chirurgiche sono due: la prima, consiste nel rimuovere alcune strisce di cuoio capelluto per poi ritagliarle in sezioni più piccole e trasferirle nelle aree colpite dalla calvizie, la seconda prevede invece la rimozione e trasferimento dei follicoli piliferi uno alla volta.

La seconda tecnica richiede molto più tempo, questo significa che il chirurgo valuterà con attenzione quale possa essere il metodo migliore in base alla disposizione e ampiezza delle aree vuote. Il tempo necessario per portare a termine l’operazione è di un minimo di otto ore, che possono variare comunque in base alla situazione specifica.

Il paziente tipo per un trapianto di capelli soffre di perdita da circa tre anni ed ha raggiunto una situazione relativamente stabile, con la presenza di aree sufficientemente folte per poter fornire tessuto sufficiente al trapianto.

Possibili effetti collaterali dopo il trapianto dei capelli

In generale si può dire che il trapianto dei capelli sia un intervento sicuro e privo di effetti collaterali significativi. Non richiede una preparazione particolare, ad esclusione di un taglio di capelli eseguito dallo staff chirurgico e da una disinfezione generale. Il chirurgo utilizza solo anestesia locale, costituita da iniezioni e limitata alle aree da trattare.

Dopo l’intervento, è importante seguire le indicazioni del medico, che di solito prescrive un trattamento antibiotico e antinfiammatorio e consiglia l’eventuale uso di un antidolorifico specifico.

In condizioni normali, attenendosi alle istruzioni ricevute, non si verificano complicazioni ed è possibile tornare alla propria vita normale dopo pochi giorni. I capelli trapiantati cadono nelle prime settimane, per poi ricrescere entro circa otto / dieci mesi, e svilupparsi regolarmente.

Questo intervento permette di ritrovare uno stato di benessere e di equilibrio, oltre a migliorare notevolmente il proprio aspetto estetico.

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