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Treni Lazio: orario “festivo”, taglio del servizio e scarsa comunicazione. I pendolari: «Nelle stazioni pericolosi assembramenti»

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Emergenza Coronavirus, caos e disagi per i pendolari. Sono giorni difficili per tutta l’Italia ma lo sono ancor di più per chi deve necessariamente spostarsi per motivi di lavoro e fare i conti con treni, bus e metro. In alcuni casi infatti, nell’ambito delle disposizioni per contrastare la diffusione del Covid-19, sono stati attuati tagli al servizio che, oltre a creare confusione tra gli utenti, stanno provocando pericolosi assembramenti negli orari di punta, specie al mattino. 

«Il 13 marzo scorso l’assessore Alessandri annunciava l’entrata in vigore, a partire da lunedì 16 marzo, dell’orario “festivo” per il servizio ferroviario regionale, poiché a seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, la programmazione sarebbe stata rimodulata», scrive il Comitato dei Pendolari di Pomezia.

«Una comunicazione però del tutto fuorviante, in quanto anziché passare all’orario festivo è stato attuato un drastico taglio del servizio, dando luogo anche ad intervalli senza treni di molte ore a scapito di alcune stazioni, come ad esempio quella di Pomezia. Circostanza che si è cercato di ovviare nei giorni seguenti, prevedendo fermate straordinarie di treni in transito, soluzione di nessuna utilità per i pendolari purtroppo, vista la non tempestiva comunicazione data ai viaggiatori. Ebbene – proseguono dal Comitato – il nuovo orario è entrato in vigore offrendo all’utenza comunicazioni confuse e tabelle orarie cambiate più volte nei giorni, senza aggiornare però i principali sistemi informativi (tutt’oggi ad es. Pomezia –Roma Termini i treni utili riportati per il pomeriggio: h 13:05 e 22:05!)».

Prosegue la nota: «Ci chiediamo se non sarebbe stato più opportuno posticipare il cambio di orario, predisponendo preventivamente quanto necessario, evitando così disagi ai pendolari, disorientati e nel caos per la mancanza di informazioni chiare e soprattutto accessibili. Ci chiediamo, inoltre, se sia stata effettuata una attenta valutazione del flusso dei viaggiatori da servire. Molti pendolari continuano a spostarsi per motivi di lavoro, nonostante la pandemia e parliamo di personale sanitario, turnisti del settore alimentare, forze dell’ordine e la lista non si ferma qui. Nelle fasce orarie di punta, come era prevedibile, si sono verificati assembramenti di persone a bordo dei treni disponibili e nelle stazioni. Situazioni di viaggio che contravvengono ai recenti provvedimenti governativi per il contrato del coronavirus. Basta visitare le pagine dei vari comitati dei pendolari della Linea Fl7 Roma-Napoli e FL8Rom-Nettuno per conoscere i disservizi in essere».

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