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Ostia, molte scuole senza riscaldamenti e con aule allagate

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Che le scuole presenti sul territorio metropolitano di Roma vivessero condizioni difficili è cosa risaputa, come ben dimostrato dall’attuale stato di diverse strutture scolastiche presenti a Ostia.

A via della Tortuga la “Scuola dell’Infanzia Tor San Michele” è vittima dell’ennesimo malfunzionamento: dopo la presenza di ratti l’anno scorso nei locali scolastici, attualmente molti piccoli studenti iscritti sono costretti a seguire le lezioni con addosso i cappotti per la mancanza del riscaldamento. Una situazione dovuta all’allagamento del locale dove sono posizionate le caldaie, che si è inondato dopo l’ultima serie di acquazzoni abbattutisi sul Litorale Romano e la città di Roma.

Attualmente la situazione della “Tor San Michele” è da considerarsi critica, specie se calcoliamo come siano iscritti oltre 100 bambini e nelle gelide aule debbano essere seguiti dal corpo insegnanti: tutto ciò condito dall’impossibilità di manutenzione sull’impianto caldaie e di riscaldamento. 

Problemi anche con la storica scuola media lidense di viale Vega, la Caio Duilio. Nella classe IID emergono pesanti infiltrazioni d’acqua dal tetto, che stanno interessando anche i locali della palestra scolastica e dell’aula IIID. Una condizione che desta preoccupazione soprattutto ai genitori, visto che queste pesanti infiltrazioni possono essere sintomo di criticità strutturali della scuola. Attualmente i ragazzi stanno seguendo le lezioni presso l’aula informatica, con i dirigenti scolastici della struttura che promettono la risoluzione dei problemi elencati entro la prossima settimana.

Disagi emersi anche presso l’Istituto Comprensivo Mar dei Caraibi, che al suo interno racchiude oltre 700 studenti di riferimento agli ultimi anni delle elementari e tutto il ciclo legato alla scuola media. I genitori degli studenti denunciano il malfunzionamento delle caldaie, che ovviamente si ripercuote sugli studenti nella mancanza di acqua calda nei bagni e di riscaldamento nei locali scolastici. Una problematica che va avanti dall’inizio del mese di novembre, dove i genitori hanno dovuto scoprire la problematica attraverso i propri bambini e che non ha ancora visto interventi di manutenzione

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