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Buche Roma, il “piano Marshall” destina pochi soldi ai Municipi

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Buche sul manto stradale a Roma

Un “piano Marshall” per tappare le buche di Roma. Così era stato definito dall’amministrazione della Capitale lo stanziamento straordinario di fondi per la manutenzione delle strade.

Stanziati circa 100.000 euro a Municipio

Il nome dell’operazione rievocava la grande ricostruzione dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale. In pochissimi anni gli italiani riuscirono a rimettere in piedi il Paese grazie agli ingenti aiuti americani, che versarono valanghe di dollari per aiutare l’Europa a rialzarsi. Secondo la giunta, diremmo a ragione, serviva un’operazione come quella per rimediare al dissesto stradale causato dall’incredibile maltempo di quest’inverno. Con l’uscita dei primi bandi del nuovo “piano Marshall”, però, il paragone sembra decisamente fuori luogo. Le strade sono state infatti divise in gruppi di tre Municipi: per ognuno di questi gruppi il Comune ha aperto un bando da 382.000 euro. Il conto è semplice: ogni Municipio avrà a disposizione poco più di 100.000 euro per tappare le buche del territorio.

Situazione difficile nel X Municipio

La previsione si potrebbe definire eccessivamente ottimistica, visto lo stato delle strade in tutto il Comune di Roma. Una selezione delle emergenze sembra inevitabile, visto che i fondi stanziati non permetterebbero a nessuno di realizzare un piano di interventi definitivi su tutte le strade coinvolte. L’uscita dei bandi suona come una beffa soprattutto per il X Municipio, che negli scorsi giorni aveva provato a farsi sentire dal Campidoglio con un corteo di protesta. Dai cittadini e dai politici era arrivata la richiesta di interventi straordinari, che non si limitassero a tappare le buche. Difficilmente questi primi stanziamenti riusciranno a soddisfare chi aveva marciato contro le buche. L’emergenza continua intanto a causare grandi disagi: le ruote squarciate sono ormai all’ordine del giorno, e da inizio settimana alcune linee di autobus sono state deviate per l’impraticabilità delle strade. Servirebbe un vero piano Marshall per rimettere in sesto Roma.

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