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Arresto Lomasto, la rettifica e le precisazioni

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Qualche giorno fa, precisamente il 7 giugno 2020, ho pubblicato un articolo dal titolo “così Francesco Lomasto vessava l’imprenditore di Pomezia: tassi altissimi e quei favori personali…”, nel quale narravo le cronache di un procedimento penale avviato nei confronti di Francesco Lomasto, ex pugile di Pomezia, arrestato il 12 maggio scorso per una vicenda di usura ai danni di un imprenditore locale.

Ho ricevuto la richiesta di rettifica da parte del Legale del Signor Lomasto, l’Avv. Veronica Paturzo, in quanto l’articolo in questione recherebbe alcune inesattezze, sia con riferimento alla affermazione per cui “la vittima dell’usura paga rate da 25 mila euro al mese”, sia laddove ho scritto che “non è la prima volta che Francesco Lomasto ha a che fare con le forze dell’ordine. Su di lui gravano diversi precedenti penali, mentre nel 2014 è stato vittima di aggressione da parte di due fratelli argentini a seguito di una lite avvenuta a Torvaianica…”, sia, da ultimo, laddove ho scritto che “è conosciuto alle dalle forze dell’ordine anche il fratello Vincenzo, 27enne, arrestato nel marzo del 2019 dai carabinieri a Torvaianica, a Campo Ascolano, per spaccio di droga. Ora è all’obbligo di firma”.

Nel dare atto al Legale della correttezza dei rilievi e della conseguente legittima richiesta di rettifica con riferimento a questi ultimi due asserti, devo tuttavia ribadire la veridicità del primo rilievo.

Invero, così si legge nell’addebito provvisorio formulato nell’ordinanza di custodia cautelare spiccata nei confronti di Francesco Lomasto, risulterebbe esatta l’affermazione per cui la vittima dell’usura avrebbe pagato rate da 25 mila euro al mese, atteso che l’imprenditore sarebbe stato obbligato a corrispondere mensilmente il 10% di 250.000,00 euro.

Devo invece raccogliere l’invito a correggere l’asserto per cui il Lomasto avesse precedenti penali, poiché effettivamente non ne ha.

Così come devo correggere l’asserto che il fratello Vincenzo Lomasto sia ad oggi all’obbligo di firma, in quanto lo stesso risulta libero e non sottoposto ad alcuna misura cautelare, essendo queste già ottemperate.

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