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Aspetta l’avvocato sotto l’ufficio per ucciderlo e spara tre colpi di pistola: arrestato 70enne per tentato omicidio

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Spari a Nettuno

Lo ha aspettato sotto il suo ufficio, arma alla mano, con il chiaro intento di ucciderlo.

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, sotto la direzione del PM di turno della Procura di Tivoli, oggi hanno proceduto all’arresto di P.U. di 76 anni, perché colto nella quasi flagranza di tentato omicidio dell’Avvocato Antonio D.S., e di porto e detenzione illegale di arma.

P. U., poco prima, aveva esploso tre colpi di arma da fuoco nei confronti dell’Avvocato, mediante una pistola Beretta mod. 70, cal. 7,65 avente matricola abrasa.

In particolare, P.U., mosso dal risentimento nei confronti dell’Avvocato D.S., difensore di una controparte del predetto P.U. in una causa civilistica, si era recato davanti lo studio del legale, a Monterotondo, in attesa che uscisse.

Quando l’Avvocato, alle ore 15:10 di oggi, è uscito dal palazzo dove ha studio, P.U. ha esploso un primo colpo di pistola che si è infranto sul vetro del portoncino e poi ha esploso altri due colpi sempre verso l’avvocato, che ha cercato di scappare. Il terzo colpo, in particolare, ha colpito, danneggiandola, la vetrata dell’ufficio postale posto dall’altro lato di via Col di Lana. I tre colpi, per fortuna, non hanno ferito alcuna persona.

P.U. si è poi allontanato dal luogo dell’evento e ha dapprima nascosto la pistola coperta con un drappo di colore blu sotto una siepe in una via limitrofa e si è infine recato alla fermata dell’autobus dove veniva fermato dai Carabinieri di Monterotondo, attivati da una richiesta al 112 di un cittadino e giunti in poco tempo sul posto.

Dalle prime indagini risulta che l’aggressione è avvenuta per ragioni connesse proprio all’esercizio dell’attività difensiva svolta dalla vittima in un procedimento civile concernente questioni di confini.  

L’autore della sparatoria è stato condotto in carcere e collocato a disposizione di questa Procura che, nelle prossime ore, chiederà la convalida dell’arresto al Gip.

Aldilà dell’accertamento dei fatti e della dinamica del delitto, oltre che delle ragioni che lo hanno determinato, ciò che preoccupa è il fatto che per la prima volta nel circondario di Tivoli venga perpetrato un atto tanto grave ai danni di un avvocato proprio per l’esercizio del suo mandato difensivo. Ciò dimostra il tasso di elevata criminalità del territorio, prontamente contrastato dalle Forze dell’ordine, che ne hanno il pieno e diffuso controllo, e quanto lo stesso abbia elevato il tiro.

Non si puo’ fare a meno di sottolineare come la gravità dell’atto, aldilà del suo accertamento investigativo, risieda proprio nell’essersi rivolto ai danni di un avvocato del Foro di Tivoli, Foro che si distingue per la sua professionalità e serietà nell’affermazione quotidiana del diritto costituzionale di difesa.

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