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Borgo di Pratica di Mare, il TAR boccia il ricorso della società Nova Lavinium: un passo avanti verso la riapertura del cancello

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Il Tar del Lazio segna un altro passo avanti verso la riapertura del cancello del Borgo di Pratica di Mare e della sua restituzione ai cittadini di Pomezia. Ieri infatti, il Tribunale Amministrativo del Lazio ha espresso parere negativo al ricorso presentato dalla società Nova Lavinium.

Ad esultare i componenti dell’associazione Latium Vetus, che da anni si batte per la riapertura del cancello.

“Ricordate il colpo di scena nella questione della chiusura del Borgo di Pratica di Mare? – scrivono dall’Associazione – Lo scorso 18.10.2019 con una propria NOTA, il #CATASTO certificò l’ASSENZA DEL TITOLO LEGALE DI PROPRIETÀ delle strade interne del Borgo medievale di Pratica di Mare da parte della società Nova Lavinium, riconducibile alla Famiglia Borghese – accogliendo in pieno quanto da anni sostenuto dall’Associazione “La Lente” e da Associazione Latium Vetus. Partendo proprio da quella nota, il NUOVO DIRIGENTE all’urbanistica del Comune di Pomezia ordinò lo scorso 13 novembre 2019 la #SOSPENSIONE #IMMEDIATA dei lavori riguardanti tutte le opere relative alle sedi viarie all’interno del borgo”.

“Non si è fatta attendere la risposta della società Nova Lavinium, che tramite i propri legali HA IMPUGNATO lo scorso 17 dicembre 2019 LA NOTA DEL CATASTO davanti al Tribunale amministrativo del Lazio. Tuttavia, niente da fare per la Nova Lavinium!

Nella seduta di ieri (04 febbraio 2020), SI È ABBATTUTA LA SCURE DEL TAR SULL’#ISTANZA #CAUTELARE della Nova Lavinium, tramite la quale la società chiedeva ai giudici amministrativi l’IMMEDIATA SOSPENSIONE dei provvedimenti impugnati con il contestuale ordine di riesame alle amministrazioni intimate”.

“I giudici amministrativi – continua ancora la nota – hanno invece accolto in pieno le tesi dell’Associazione “La Lente” che si era prontamente costituita in giudizio a tutela della fruizione delle STRADE DI PRATICA e dell’operato del Catasto: “Rilevato che la questione in esame debba essere approfondita nella opportuna sede di merito” cosi scrivono i giudici nell’ordinanza cautelare N. 00701/2020 “ritenuto che NON APPARE SUSSISTENTE, nei termini della dedotta gravità ed irreparabilità, IL DANNO PAVENTATO, trattandosi unicamente di sospensione di opere di realizzazione della nuova pavimentazione delle vie delle aree cortilizie del Borgo. Per questi motivi il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Ter) RESPINGE la suindicata istanza e compensa le spese della presente fase cautelare.”

Si tratta di una prima BATTUTA D’ARRESTO di chi per anni ha interdetto l’accesso agli spazi comuni del borgo medievale di Pratica di Mare, vera anima storica identitaria di Pomezia, ed è una ulteriore conferma delle tesi di chi NON SI E’ GIRATO DALL’ALTRA PARTE ma HA COMBATTUTO e combatterà ancora per la tutela degli INTERESSI COLLETTIVI.

Non esistono più motivi per la permanenza del CANCELLO a chiusura delle strade di Pratica di Mare, e chiediamo che il Comune non perda ulteriore tempo e ordinali rimozione immediata del cancello”.

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