L’Italia si prepara alla ripartenza, seppur graduale e in tutta sicurezza. Da lunedì 26 aprile il Paese sarà “tinto” soprattutto di giallo e questo significa che molte attività, da mesi chiuse e piegate dalla crisi economica, possono ripartire. I ristoranti riapriranno sia a pranzo che a cena, ma solo con tavoli all’aperto e fino alle 22 (orario del coprifuoco confermato almeno in questa prima fase). Via libera anche a cinema, teatri, musei, spettacolo outdoor e agli spostamenti tra Regioni, da tempo “congelati” e concessi solo per comprovate esigenze.
Ma se da una parte l’allentamento delle restrizioni sembra farci avvicinare alla “normalità”, dall’altra ci sono delle attività, come i centri commerciali, che continueranno a restare chiuse nel weekend, anche in zona gialla.
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Centri commerciali aperti o chiusi nel weekend in zona gialla?
Il Governo ha fatto marcia indietro perché gallerie e centri commerciali non apriranno nel weekend e nei festivi in zona gialla. Elemento che ha fatto scatenare non poche polemiche, tra rabbia e indignazione dell’intera categoria costretta a casa in quei giorni ormai da tempo. Nel testo definitivo del decreto non si fa riferimento all’apertura dei centri commerciali nel fine settimana, inizialmente prevista il 15 maggio in zona gialla. Così, continueranno ad avere la saracinesca alzata solo i supermercati, le farmacie, parafarmacie e tabacchi che si trovano all’interno dei grandi centri.
Una decisione quella del Governo che ha fatto montare la rabbia, ancora di più perché nella bozza del decreto si faceva riferimento alla riapertura dei centri commerciali nel weekend.
“Le Associazioni del Commercio chiedono un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, per conoscere le motivazioni a supporto di questa scelta. Assolutamente necessario fornire risposte chiare ai 600.000 lavoratori dei centri commerciali e fare chiarezza sui criteri utilizzati dal Governo e dagli organismi di supporto come il CTS. Risulta del tutto incomprensibile come gli stessi protocolli di sicurezza che consentono ai centri commerciali di restare aperti da lunedì a venerdì, non risultino adeguati nel fine settimana, consentendo la stessa sicurezza nella gestione degli accessi e degli afflussi” – così in una nota Federdistribuzione, che non ha nascosto la totale disapprovazione.
