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Consorzi Ardea, è di nuovo polemica: chiesto l’annullamento della delibera comunale per l’erogazione dei contributi per la manutenzione delle strade

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“Da anni numerosi cittadini danno battaglia ai consorzi del territorio, i problemi sono sempre stati molti e col tempo si sono formate associazioni e comitati per contrastare gestioni personalizzate che hanno sempre penalizzato chi vi abitava all’interno. Doppi appalti per la pubblica illuminazione, raccolta del verde, cancelli agli ingressi quindi strade chiuse al pubblico accesso, opere urbanistiche, regolarità degli statuti e obbligatorietà: insomma problemi gravi che mai nessuna amministrazione ha mai preso in considerazione. Proprio per questo durante il periodo elettorale delle ultime amministrative del 2017 i vari comitati chiesero agli 8 candidati a Sindaco di firmare un protocollo d’intesa affinché il Sindaco che entrava in piazza Garibaldi mettesse un punto a tante problematiche. Un particolare molto importante del rapporto tra Comune e consorzi è l’erogazione del contributo che l’Ente deve erogare per la manutenzione e il rifacimento delle strade. Il D.l.g.s 1446/18 è il Decreto al quale si fa fede riguardo la costituzione dei consorzi stradali e impone all’Ente di concorrere alle spese di manutenzione e rifacimento delle strade soggette al pubblico transito”.

A dichiararlo Monica Fasoli, esponente della lista civica “Liberiamo Ardea” e vicecoordinatore della Lega ad Ardea.

“Considerato che il Comune di Ardea è in dissesto finanziario – prosegue la Fasoli – ci troviamo a chiedere l’annullamento in autotutela della Determina Dirigenziale n 1932 di erogazione di contributo di Euro 46.500 per il Consorzio di Colle Romito, anche se come impegno di spesa. Per essere più precisi, nel 2010 il Comune firmò con il Consorzio una convenzione di cui l’art 3 della stessa chiarisce il rapporto tra i due Enti in merito al contributo, ossia che il Comune concorre alle spese di manutenzione nella misura di un quinto della spesa sulla base di apposito piano di interventi e computo metrico dei lavori, che non risulta esserci, come non risulta esserci l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.

La contestazione della determina nasce inoltre su un rapido conto in cui riteniamo che negli anni sono stati spesi soldi pubblici probabilmente non destinati alla manutenzione delle strade. Dal 2010 al 2016 sono stati erogati al consorzio quasi 400.000,00 Euro per avere strade distrutte, l’unico tratto di strada asfaltato è stato realizzato dalla società di gas. Chiediamo quindi al Comune se è in possesso di documentazione che evinca la reale spesa da parte del consorzio. Chiediamo inoltre chiarezza poiché il Comune disattende l’art 5 della convenzione da esso stesso stipulata. Nello specifico la convenzione prevede che “il consorzio si impegna altresì, entro lo stesso termine, ad adeguare l’attività di riscossione delle quote consortili al disposto normativo e dunque ad adottare il sistema vigente per le imposte dirette, nel caso specifico tramite ruoli messi dal Comune”.

A oggi il Comune, che non ha ancora provveduto a far rispettare tale prescrizione, ha prodotto un ulteriore aggravio di costi: solo nel 2018 sono stati spesi 20.000,00 di incarichi professionali per l’opposizione di cartelle esattoriali, soldi che potevano essere destinati alla mancanza di tanti servizi e che incessantemente vengono spesi per i consorzi per inerzia”.

 

“Premesso tutto – conclude Monica Fasoli -ciò ho inviato una mia missiva alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno oltre che all’amministrazione Comunale, al fine di mettere un punto a questo calvario che i cittadini dei consorzi subiscono da anni e con coerenza visto l’impegno comunque da me preso”.

oznor
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