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Emergenza Coronavirus, ecco cosa succede all’Ospedale dei Castelli

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Per l’Emergenza COVID-19, l’ASL Roma 6 ha messo in campo una serie di azioni presso l’Ospedale di Castelli, al fine di garantire la massima sicurezza ed efficienza a tutela della salute di operatori e cittadini. Tra queste si è ritenuto necessario accorpare in via temporanea e cautelativa i Punti Nascita di Velletri ed Anzio, con percorsi dedicati alle mamme e ai bambini, in grado di garantirne la sicurezza gravemente messa a rischio dall’emergenza. Entrambi i Punti resteranno chiusi fino al termine delle criticità esposte.

Tra le altre azione messe in campo si comunica:

–         la presenza di tende pre-triage, dotate di 4 postazioni per l’attesa pazienti sospetti.

–         un’area holding del Pronto Soccorso, attualmente trasformata in area attesa, per 5 pazienti pediatrici sospetti per eventuale trasferimento al Bambino Gesù. Nell’attuale terapia intensiva, in area comune si sono costituiti 5 posti letto ed una stanza singola negativa/positiva ed è prevista l’attivazione di una seconda stanza singola.

–         70 i posti letto Covid-19 realizzati e 7 i posti letto in allestimento in “area UTIC” dotata per l’emergenza di 7 stanze singole.

La riorganizzazione in via straordinaria dell’ospedale dei Castelli è stata necessaria per fronteggiare l’emergenza e tutelare la salute pubblica di tutti i cittadini in questo difficile momento.

“Ringrazio tutto il personale medico Sanitario, impegnato in questa lotta contro il tempo per arginare l’emergenza Covid-19 – ha dichiarato il Direttore Generale Narciso Mostarda – Sono giorni di grande impegno che ci vedono in prima linea ininterrottamente ora dopo ora, per garantire un’assistenza Sanitaria adeguata a tutti i 600mila utenti,che ricadono nel nostro territorio. Mi aspetto in questo momento di grave crisi, una collaborazione forte dei comuni destabilizzati e messi a dura prova. Ma purtroppo in questi giorni difficili, in cui si registrano anche drammi, c’è  qualcuno che fa strumentalizzazione politica. Auspico in un cambio di rotta costruttivo, assicurando ai cittadini che sono state messe in campo tutte le risorse disponibili negli ospedali della Asl Roma 6, volte a sostenere il sistema salute e non ad impoverirlo”.

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