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Fattoria “degli orrori” a Pontinia: animali stipati in “micro stalle” (senza mangiatoie né abbeveratoi), rifiuti pericolosi sparsi ovunque. Le immagini

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animali maltrattati

Nei giorni scorsi militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, in collaborazione con il personale del Gruppo dei Carabinieri Forestale di Latina e Terracina, hanno proceduto ad effettuare un controllo per verificare un presunto maltrattamento di animali in un’ azienda agricola nel Comune di Pontinia.

Il controllo e le orribili scoperte

Nel corso del controllo i militari hanno accertato la detenzione di animali in condizioni degradanti: 15 bufalini di pochi mesi di vita, erano legati con l’utilizzo di corde in nylon di dimensioni ridotte, tanto da non consentire un adeguato movimento agli animali. Questi erano circondati da delle recinzioni di fortuna pericolose per gli animali stessi. Erano assenti abbeveratoi e mangiatoie e le dimensioni della stalla erano nettamente sottodimensionate rispetto al numero di animali presenti.

L’intervento della ASL

Sul posto è intervenuto personale della ASL che ha effettuato un controllo sanitario oltre ad un campionamento di latte per la verifica della carica batterica ed eventuali inibenti.
All’interno dell’Azienda sono stati rinvenuti 8 cani di cui alcuni cuccioli dichiarati randagi per cui è stata disposto il trasferimento presso il canile convenzionato con il Comune di Pontinia.

La “fattoria dei rifiuti”

I militari intervenuti hanno altresì accertato la presenza di rifiuti pericolosi in diverse aree dell’azienda tra cui pneumatici fuori uso, rifiuti plastici di vario tipo, frigoriferi in disuso, parti di veicoli, batterie esauste e rifiuti ferrosi. E’ stata inoltre verificata l’attività di combustione illecita di rifiuti, nello specifico materiale plastico ancora fumante. L’azienda è risultata sprovvista di un impianto di raccolta e gestione dei reflui aziendali. Dunque alla luce delle diverse violazioni accertate la struttura aziendale e un area di circa 4000 mq, sono state poste sotto sequestro, con facoltà d’uso, al fine assicurare il mantenimento degli animali presenti.

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