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Il Lazio resta in zona arancione, lo conferma D’Amato: ‘Resta alta la pressione sugli ospedali’

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I cittadini del Lazio possono tirare un sospiro di sollievo perché la Regione, almeno per un’altra settimana, continuerà a stare in fascia arancione, in un’Italia divisa in due zone di rischio. La conferma è arrivata direttamente dall’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che ai microfoni della trasmissione ‘TimeLine’ su SkyTg24 ha dichiarato: “non ci sarà nessun cambio di fascia, rimarrà arancione. Abbiamo un Rt a 0.9 in lieve diminuzione come i tassi di incidenza su 100 mila abitanti. Permane una situazione di pressione sulla rete ospedaliera venendo da un Rt a 1.3 però ci sono le condizioni per rimanere in arancione”. 

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Lazio in zona arancione: ecco i dati aggiornati

Se da una parte l’Rt è in calo (si è attestato a 0.9), dall’altra resta la preoccupazione per la pressione sugli ospedali. “Il valore Rt è in calo, diminuiscono i focolai e l’incidenza – ha spiegato D’Amato – ma rimane alta la pressione sugli ospedali”. Stando ai dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali aggiornati all’8 aprile, nel Lazio la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è del 41% (soglia di rischio è del 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia la percentuale è del 50, contro la soglia di rischio del 40%. Nonostante questi valori non siano incoraggianti, il Lazio resterà in zona arancione ancora per un’altra settimana: e se da una parte aumentano i casi (stando al bollettino diramato ieri), dall’altra i decessi e i ricoveri sono in diminuzione. Fattori che fanno ben sperare. 

Zona arancione: ecco cosa si può fare

Nella zona arancione bar e ristoranti non possono aprire al pubblico: queste attività dovranno lavorare solo d’asporto e con consegne a domicilio. Sono vietati, oltre agli spostamenti tra Regioni, anche quelli tra Comuni se non per motivi di necessità, salute o lavoro. Resta la possibilità di fare visita ad amici o parenti, a patto che a muoversi siano solo 2 persone non conviventi e che lo facciano una sola volta al giorno (all’interno del proprio Comune) e verso una sola abitazione privata, fra le ore 5.00 e le 22 (orario del coprifuoco). 

Nella zona arancione restano chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi e musei; mentre negozi e centri commerciali potranno restare aperti nei giorni feriali. Nei festivi, invece, i centri commerciali restano chiusi per evitare affollamenti. Restano aperti parrucchieri, estetisti e barbieri. 

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