Continuano le indagini sull’incidente automobilistico di Ciro Immobile, con il giocate – con le proprie figlie – rimasto ferito dopo uno schianto con il tram “2” dell’ATAC. In una situazione che non ha evidenziato quale dei due veicoli non abbia rispettato il “rosso” del semaforo, i tecnici stanno optando l’idea di una super perizia tecnica con le tecnologie più avanguardistiche: droni e video in 3D della zona, capaci di simulare lo scontro tra i due veicoli.
Super perizia tecnica per l’incidente di Ciro Immobile
In una situazione molto fumosa attorno all’incidente dell’attaccante della Lazio, i magistrati provano a fare più chiarezza con l’ausilio della tecnologia. A prendere in mano il caso è un perito tecnico esperto, l’ingegner Mario Scipione, che dovrà ricostruire l’esatta dinamica dello scontro senza nessun margine di errore.
Al momento, dopotutto, le versioni tra ATAC e lo stesso sportivo non coincidono: solo la tecnologia, e quindi la ricostruzione digitale, potrebbe raccontare l’esatta dinamica del fatto.
Dove sta la ragione in questo fatto?
Al giorno d’oggi, non c’è una verità assoluta sul fatto. Attualmente, la Procura indaga sia il conducente dell’ATAC – rimasto gravemente ferito nella collisione – che il giocatore biancoceleste. Una verità, peraltro, che non è venuta fuori a distanza di quasi cinque mesi: era il 16 aprile 2023, quando il tram e l’automobile di Ciro Immobile si scontrarono a un incrocio di Roma.
La dinamica dell’impatto: cosa è accaduto?
Tra le versioni discordanti, la differenza potrebbe compierla la tecnologia, raccontando di fatto una versione più precisa e dettagliata dell’episodio. Infatti, si punta ad avere una ricostruzione digitale della vicenda, soprattutto per capire chi non abbia rispettato il semaforo. Dopotutto, al momento entrambi i conducenti sembrano sostenere di essere passati col verde. Ipotesi che, se venisse rivelata come vera, aprirebbe un problema sullo stesso accessorio stradale e farebbe ricadere le responsabilità sul Comune.
