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Minacce e incendi alla concorrenza, così volevano controllare gli autolavaggi: «Paga il ‘pizzo’ o non lavori più»

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polizia di stato

Due cittadini egiziani sono stati arrestati dalla polizia di Stato poiché risultati gravemente indiziati dei reati di incendio, tentata estorsione aggravata e turbata libertà dell’industria.

Le indagini

La Polizia di Stato di Latina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale dr. Giuseppe Cario, arrestando i due uomini. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore d.ssa Valentina Giammaria, sono state svolte dalla locale Squadra Mobile e hanno avuto origine dall’episodio incendiario, avvenuto la sera del 20 maggio 2019, presso un autolavaggio situato nel centro di Latina. L’indagine ha consentito di stabilire sin da subito che l’incendio fosse doloso e il seguito di un analogo episodio avvenuto a settembre del 2017 ai danni dello stesso impianto. In precedenza, ignoti avevano anche danneggiato e trafugato le telecamere private di videosorveglianza, che erano state installate dal titolare proprio per evitare l’escalation delittuosa.

La denuncia

Il gestore dell’autolavaggio denunciò alla Polizia che alcuni mesi prima aveva subìto un tentativo di estorsione ad opera di alcune persone, le quali, presentatesi a nome di uno degli odierni indagati, lo avevano minacciato di morte qualora non avesse acconsentito a versare 300 euro a settimana. Stessa minaccia gli era stata fatta anche dopo l’attentato del settembre 2017, quando si presentò un’altra persona, la quale lo minacciò con queste parole: “…se non paghi 300 euro a settimana …ti incendiamo il lavaggio un’altra volta e ti tagliamo la testa… non ti facciamo più lavorare…”. Mirati approfondimenti investigativi hanno consentito di chiarire che uno degli arrestati fosse l’esecutore materiale dell’incendio compiuto nel 2017. Le indagini, anche di natura tecnica, hanno fatto emergere la chiara volontà di uno degli arrestati di gestire diversi autolavaggi cittadini, anche a costo di commettere gravi reati per sottrarli ai concorrenti, risultando quindi essere il mandante degli atti incendiari.

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