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Movida violenta a Roma e sul litorale: risse (anche tra minorenni) e raffica di locali chiusi. Ecco tutti i controlli

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Locali chiusi a Roma

Continua la lotta alla movida con i controlli a tappeto da parte degli agenti di Polizia nella Capitale. Sono stati immediati e tempestivi i provvedimenti D.A.C.U.R. del Questore, in seguito ai recenti fatti verificatisi nel corso degli ultimi fine settimana in alcune piazze del centro storico di Roma, dove numerosi gruppi di giovani, anche minorenni, hanno dato vita a liti e risse che hanno comportato azioni di contenimento da parte dei contingenti delle Forze dell’Ordine.   Ben 11 i Provvedimenti di Polizia complessivi nei riguardi di giovani ed esercizi pubblici: 6 i provvedimenti adottati nei confronti di altrettanti giovani, resisi responsabili di lesioni aggravate, resistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento a Beni dello Stato. Ciò, oltre al processo penale cui saranno sottoposti ( rischiano una condanna da 6 mesi a 3 anni), all’esito degli interventi di polizia in cui era scattata la denuncia o l’arresto. 

Tutti i controlli 

Due dei destinatari del provvedimento, della durata di 2 anni, sono D.M.S. di 19 anni e G.G., di 20 anni, entrambi romani. Il 12 giugno scorso, verso le 00.15, nel corso di un servizio interforze, volto a controllare le zone della movida,  nel quartiere San Lorenzo, personale della Polizia Locale era intervenuto in via dei Sabelli per una segnalazione di assembramenti. Sul posto, i giovani si erano contrapposti agli Agenti che erano intervenuti con resistenza fisica e verbale,  pertanto poi arrestati. Per loro è arrivato immediato il   D.a.c.u.r. (divieto di accesso alle aree urbane) del Questore che vieta, come previsto, di accedere ai locali pubblici o esercizi analoghi ubicati nell’area urbana ove sono avvenuti i reati nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.  

Stessa sorte per S.L.A., 26enne romano, arrestato il 6 giugno scorso per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale nei confronti di una pattuglia dei Carabinieri in servizio anti – movida, nel quartiere di San Lorenzo. Quando i militari, intorno alle ore 23.45, sono arrivati in largo Passamonti per la presenza di un folto gruppo di persone, hanno notato la presenza di una donna che riferiva loro di essere stata aggredita, indicandogli anche l’autore del fatto. Rapidamente fermato, il 26enne è stato tratto in arresto e anche per lui è stato adottato il D.a.c.u.r. , con divieto di accesso ai locali pubblici o esercizi analoghi della zona, per la durata di 2 anni. 

Il quarto provvedimento, sempre per la durata di 2 anni, è stato adottato nei confronti di G.M., romano di 21 anni. Responsabile di lancio di oggetti in direzione dei Nuclei Mobili della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri in piazza Campo de’ Fiori, la sera dell’11 giugno scorso. Per lui, in seguito all’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni a settimana.  

L’ultimo episodio che vede coinvolti 2 giovani V.G. e V.D., entrambi romani, rispettivamente di 25 e 23 anni, risale al 13 giugno scorso, quando personale del Reparto Volanti, su disposizione della Sala Operativa, si è recato rapidamente in via dei Coronari per una segnalazione di assembramenti. Appena arrivati nei pressi di via della Pace, hanno intercettato  un folto gruppo di ragazzi, dediti al bivacco e al consumo di alcolici che, alla loro vista, ha iniziato un fitto lancio di oggetti e di bottiglie di vetro. Gli agenti intervenuti sono riusciti a bloccare subito due dei più violenti, responsabili anche di aver spinto violentemente un operatore di polizia facendolo cadere a terra e procurandogli lesioni. Arrestati per resistenza e lesioni aggravate, anche per loro il Questore ha immediatamente adottato il D.a.c.u.r., della durata di 18 mesi per il primo  e di 2 anni per il secondo.     Per l’inosservanza dei provvedimenti D.a.c.u.r., è prevista la sanzione penale della reclusione da 6 mesi a due anni e  della multa da 8 mila a 20 mila euro. 

Raffica di sospensioni di licenze ai locali

Sempre nell’ambito della strategia, condivisa anche nelle recenti riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltesi in Prefettura, sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione di licenza da parte del Questore, ai sensi dell’articolo 100 T.U.L.P.S., nei confronti di locali commerciali, sia nella capitale che sul litorale, per aver somministrato alcolici ai minori, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, inosservanza dei protocolli Covid, nonché turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.  

San Basilio, San Lorenzo, Salario, Parioli, Villa Glori, Prati e Talenti i quartieri interessati.  La durata delle chiusure va dai 10 ai 30 giorni, nei casi più gravi, dove è stato accertato, ad esempio, nel quartiere San Lorenzo e in viale Ionio, che i locali erano utilizzati come base di spaccio di sostanze stupefacenti. 

In piena sinergia con il rafforzamento dei servizi interforze volti a contenere la movida violenta e con la successiva adozione di specifici provvedimenti di natura amministrativa, quali i D.A.C.U.R. ed, appunto, i provvedimenti di sospensione della licenza dei locali che violano la normativa di settore, con speciale riferimento alla somministrazione di bevande alcoliche a minorenni, è stata svolta una capillare attività info-investigativa che ha consentito di enucleare una serie di individui, tutti con precedenti di polizia, tra i quali quelli già identificati nelle piazze del centro di Roma, in occasione dei citati momenti di tensione con le Forze dell’Ordine, ritenuti capaci di ricreare ancora analoghe turbative. 

In mattinata la Squadra Mobile, in collaborazione con le squadre di polizia giudiziaria dei Commissariati e Distretti della capitale competenti per territorio, ha proceduto ad operazioni di polizia giudiziaria che hanno consentito di approfondire e consolidare il quadro informativo relativo al fenomeno della mala movida, conducendo all’individuazione di alcuni soggetti che alimentano questi comportamenti violenti, che a tal riguardo verranno adeguatamente attenzionati, adottando nei loro confronti, laddove necessario, idonee misure di polizia, così da prevenire future  analoghe condotte.

  

  

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