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Pomezia, assembramenti davanti alla scuola Trilussa: era appena stata riaperta dopo il focolaio da Coronavirus

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Questa mattina la scuola primaria Trilussa di Pomezia è stata riaperta dopo la chiusura disposta il 21 ottobre dal sindaco Adriano Zuccalà. All’interno del plesso scolastico e tra la rete di contatti e familiari, si era infatti sviluppato un cluster di circa 45 persone che avevano presentato sintomi riconducibili al Covid-19. Ma alla riapertura la situazione era quella di genitori accalcati davanti ai cancelli, senza alcun distanziamento, come dimostra la foto che ci ha inviato un genitore infuriato.

“Quella che vedete in foto allegata è la situazione che si è presentata questa mattina all’ingresso degli alunni nel plesso scolastico Trilussa – racconta il lettore – Come potete vedere di fronte ai cancelli di ingresso ci sono dozzine di persone ammassate senza alcun rispetto della distanza interpersonale, esponendo bambini e genitori al rischio di contagio da COVID-19. Credo che questi eventi vanifichino gli sforzi fatti fino ad ora, inclusa la chiusura della scuola mirata allo spegnimento del focolaio COVID venutosi a creare, e incrementino esponenzialmente il rischio di nuovi contagi”.

“Con la presente – prosegue il genitore – chiedo alla Dirigente del plesso scolastico di rivedere urgentemente i piani di entrata e uscita dall’istituto, diluendo l’ingresso degli alunni e non concentrandoli tutti alle 08:15. Mi permetto di suggerire di dividere gli ingressi tra gli alunni di prima, ai quali è ancora probabilmente necessario l’aiuto delle insegnanti e/o del personale ATA per raggiungere le proprie aule, e di definire una finestra di entrata per i restanti alunni senza la necessità di raggrupparli per classi. Sono confidente che alunni di seconda e più grandi siano perfettamente in grado di entrare nella scuola e raggiungere in autonomia la propria classe senza dover fare gruppo davanti ai cancelli”.

“Chiedo inoltre al Comandante della Polizia Locale – conclude il lettore – di far presidiare da membri della propria squadra gli ingressi dell’istituto e di favorire/obbligare il deflusso dei genitori dopo che si siano assicurati che i propri figli siano entrati nell’istituto. Purtroppo, il buon senso e la responsabilità civile di molti concittadini non sono sufficienti a rispettare le regole basilari mirate al contenimento dei contagi”. Serve quindi, purtroppo, un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine affinché i bambini possano frequentare la scuola in presenza e in tutta sicurezza e possano poi tornare a casa senza contagiare le rispettive famiglie.

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