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Roma. Bombe carta, sassi e bottiglie contro giornalisti e poliziotti: identificati 9 ultras e militanti di estrema destra

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Tensioni al Circo Massimo 6 giugno

Si erano scagliati contro gli agenti della Polizia e i giornalisti durante la manifestazione del 6 giugno scorso a Roma, al Circo Massimo. Bombe carta, pietre e bottiglie al grido di “giornalista terrorista”. E’ per questo che nel corso della mattinata la Digos della Questura di Roma ha eseguito 9 misure cautelari – 8 di sottoposizione all’obbligo di firma ed 1 sottoposizione all’obbligo di dimora – emesse, dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 9 persone, esponenti delle tifoserie ultras italiane e militanti dei movimenti della destra radicale.

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Ultrà ed estrema destra, scontri al Circo Massimo

All’origine di tali misure vi sono state le violenze perpetrate, contro i giornalisti e le Forze dell’Ordine al Circo Massimo, in occasione della manifestazione svoltasi il 6 giugno 2020.

La manifestazione, indetta per protestare contro le misure restrittive varate dal Governo per contenere la diffusione dei contagi, era stata organizzata dal movimento Ragazzi d’Italia che racchiude diverse anime del mondo ultras italiano e dei movimenti della destra radicale. Per la prima volta nella storia delle tifoserie in Italia il movimento ultras si è mobilitato contro il Governo, chiamando a raccolta nella capitale militanti di vari movimenti dell’estrema destra nazionale ed esponenti delle curve provenienti da tutto il territorio nazionale tra cui Roma, Lazio, Napoli, Verona, Torino, Cesena, Milano, Brescia.

A margine della manifestazione un centinaio di violenti hanno lanciato bombe carta, pietre e bottiglie, contro i giornalisti, cameramen e Forze di Polizia.

Gli incidenti si sono verificati a Via dei Cerchi, prima che la manifestazione avesse inizio, con il pretesto di allontanare gli operatori dell’informazione che stavano intervistando un partecipante all’iniziativa.

Al grido di “GIORNALISTA TERRORISTA” gli ultras e militanti di estrema destra, molti dei quali irriconoscibili in quanto incappucciati o con passamontagna, hanno improvvisamente assaltato Polizia e Carabinieri aprendosi il varco con il lancio di fumogeni e torce.

Poliziotti e giornalisti feriti

Dieci poliziotti sono stati feriti ed un videomaker è stato colpito alla testa con l’asta di una bandiera. Alla fine della manifestazione due persone sono state arrestate, una appartenente ai gruppi ultras romanisti ed una ai gruppi ultras laziali.

Le successive indagini, svolte dagli agenti della Polizia di Stato della DIGOS e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di ricostruire compiutamente l’accaduto.

Attraverso una complessa attività di analisi di filmati girati nel corso dei tafferugli, con l’ausilio della Polizia Scientifica, sono stati identificati alcuni dei protagonisti delle violenze registrate.

Si tratta di personaggi di spicco del mondo ultras laziale, bresciano, napoletano ed emiliano che, nella mattinata odierna, sono stati sottoposti alla misura cautelare e segnalati per la sottoposizione al provvedimento del DASPO.

 

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