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Roma. Calci alla figlia ‘colpevole’ di aver spento la tv, botte e insulti continui alla moglie: allontanato 54enne violento

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Violenza sulla compagna

Il 31 agosto del 2019 la vittima, una donna di 51 anni, si presentava al commissariato  Casilino, diretto da Michele Peloso, denunciando le penose condizioni di vita familiare dovute alle violenze, ai soprusi, alle minacce da tempo subite ad opera del marito, mai denunciate prima, per timore di ritorsioni da parte di quest’ultimo. Le dichiarazioni della donna venivano poi confermate anche dalla figlia maggiorenne in una denuncia successiva presentata nell’aprile di quest’anno quando, per il solo fatto di aver spento il televisore, il padre l’aveva presa a calci. L’uomo, oltre ad offendere le due donne, con epiteti denigratori e svilenti, aveva adottato nei loro confronti, comportamenti violenti e minacciosi, in alcuni casi provocando loro  anche delle lesioni.

Marito padrone

L’uomo, Z.A. polacco di 54 anni, era riuscito anche ad installare alcune applicazioni sul telefono cellulare della moglie per tenere sotto controllo i suoi spostamenti e i suoi contatti.

In un episodio il marito le aveva anche impedito fisicamente di aprire la porta, costringendola a rimanere in casa.

Le violenze fisiche e psicologiche a moglie e figlia

La figlia, in sede di denuncia, ha rappresentato agli agenti di vivere in una condizione di totale terrore a causa delle violenze psicologiche subite dal padre, descritto come assente, incurante delle esigenze affettive ed economiche della famiglia, avvezzo a scatti d’ira e a episodi di violenza, dovuti anche all’abuso di alcol.

E così, raccolti tutti gli elementi, gli investigatori hanno inviato una nota dettagliata all’Autorità Giudiziaria e il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del  PM, ha emesso un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare notificata a Z.A. dagli agenti della Polizia di Stato.

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