Oggi sarebbe dovuta essere la giornata del rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori. Il nuovo Dpcm ha posticipato la data all’11 gennaio ma le manifestazioni non sono tardate ad arrivare: due presidi, uno a Montecitorio e l’altro, degli studenti, davanti il ministero dell’Istruzione. Dal manifesto che reggono i ragazzi si legge: “Dove sono i fatti? Scuole e trasporti sicuri” ed è proprio questo il fulcro delle proteste.
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La protesta al ministero dell’Istruzione
Sebbene la scuola sia stata dichiarata un ‘luogo sicuro’ la preoccupazione di studenti, genitori e insegnanti è incentrata anche sui mezzi di trasporto che, specialmente a Roma, non sembrano affatto sicuri. Tutti sono favorevoli ad un rientro in presenza ma lo pretendono in sicurezza. La manifestazione di oggi era stata proclamata, inizialmente, dal coordinamento regionale dei Presidenti dei consigli d’istituto di Roma e Lazio, cioè dei genitori rappresentanti. Si sono però aggiunti subito dopo i comparti scuola di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
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Al ministero dell’Istruzione di viale Trastevere protestano anche gli stessi studenti, che chiedono di affrontare con urgenza, anche, il tema dei vaccini per il personale scolastico. Secondo il calendario dei vaccini infatti la somministrazioni delle dosi è prevista per la fine dell’anno scolastico 2020/21. Per il momento resta confermata la data del rientro al 50% per l’11 gennaio, nulla è ancora confermato: la curva dei contagi è il fattore chiave al quale potrebbero aggiungersi anche le recenti proteste.
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